4-amminopiridina | |
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Nome IUPAC | |
piridin-4-ammina | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C5H6N2 |
Aspetto | solido incolore, odore sgradevole |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 207-987-9 |
PubChem | 1727 |
DrugBank | DBDB06637 |
SMILES | C1=CN=CC=C1N |
Proprietà chimico-fisiche | |
Solubilità in acqua | solubile in acqua e solventi polari |
Temperatura di fusione | 431 K |
Temperatura di ebollizione | 546 K |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
La 4-amminopiridina (o, meno correttamente, 'aminopiridina', 4-AP, denominazione comune internazionale fampridina, USAN dalfampridine) è una delle tre amminopiridine isomere.
È adoperata soprattutto come strumento per la ricerca, nella caratterizzazione dei sottotipi del canale ionico del potassio, ed è stata anche usata per controllare alcuni sintomi della sclerosi multipla[1][2], trovando indicazione per il miglioramento sintomatico dell'andatura e della mobilità in adulti con diverse variazioni della malattia[3]
Negli Stati Uniti, il principio attivo possiede lo status di farmaco orfano, sotto il nome commerciale id Neurelan. Dal 2008 è stato sottoposto a studi clinici in fase III[4], e ha ottenuto l'approvazione della Food and Drug Administration (FDA) il 22 gennaio 2010[5] e l'approvazione dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA) nel 2011.
La fampridina è anche commercializzata come Ampyra negli Stati Uniti dalla Acorda Therapeutics[5][6] e come Fampyra in Europa.