La 60ª edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia si è svolta a Venezia dal 27 agosto al 6 settembre 2003. Direttore della Mostra è ancora Moritz De Hadeln, mentre “madrina” della manifestazione fu Alessandra Martines.[1]
- Caterina Guidotti (Regione Liguria)
- 21 grammi (21 Grams), regia di Alejandro González Iñárritu (Stati Uniti d'America)
- Alila, regia di Amos Gitai (Israele/Francia)
- Goodbye, Dragon Inn (Bu san), regia di Tsai Ming-liang (Taiwan)
- Buongiorno, notte, regia di Marco Bellocchio (Italia)
- Codice 46 (Code 46), regia di Michael Winterbottom (Regno Unito)
- I sentimenti (Les sentiments), regia di Noémie Lvovsky (Francia)
- Il miracolo, regia di Edoardo Winspeare (Italia)
- Il ritorno (Vozvrašcenje), regia di Andrej Zvjagincev (Russia)
- Immagini - Imagining Argentina (Imagining Argentina), regia di Christopher Hampton (Spagna/Regno Unito/Stati Uniti d'America)
- La moglie dell'avvocato (Baramnan gajok), regia di Im Sang-soo (Corea del Sud)
- L'aquilone (Le cerf-volant), regia di Randa Chahal Sabbag (Libano/Francia)
- Lian zhi feng jing, regia di Miu-Suet Lai (Hong Kong/Francia)
- Pornografia, regia di Jan Jakob Kolski (Polonia/Francia)
- Raja, regia di Jacques Doillon (Francia/Marocco)
- Rosenstrasse, regia di Margarethe von Trotta (Germania/Paesi Bassi)
- Segreti di Stato, regia di Paolo Benvenuti (Italia)
- Sjaj u očima, regia di Srđan Karanović (Serbia/Regno Unito/Macedonia)
- Twentynine Palms, regia di Bruno Dumont (Francia/Germania/Stati Uniti d'America)
- Un film parlato (Un filme falado), regia di Manoel de Oliveira (Portogallo/Francia/Italia)
- Zatōichi, regia di Takeshi Kitano (Giappone)
- Anything Else, regia di Woody Allen (film d'apertura)
- La macchia umana(The Human Stain), regia di Robert Benton
- The Dreamers - I sognatori (The Dreamers), regia di Bernardo Bertolucci
- Prima ti sposo poi ti rovino (Intolerable Cruelty), regia di Joel Coen e Ethan Coen
- Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano (Monsieur Ibrahim et les fleurs du Coran), regia di François Dupeyron
- Le Divorce - Americane a Parigi (Le Divorce), regia di James Ivory
- Coffee and Cigarettes, regia di Jim Jarmusch
- La leggenda degli uomini straordinari (The League of Extraordinary Gentlemen), regia di Stephen Norrington
- C'era una volta in Messico (Once Upon a Time in Mexico), regia di Robert Rodriguez
- Il genio della truffa (Matchstick Men), regia di Ridley Scott
Il film in concorso meno apprezzato dai giornalisti fu Immagini - Imagining Argentina.[3]
Nonostante Buongiorno, notte fosse dato come favorito per la vittoria, il film ricevette solo un riconoscimento per “un contributo individuale di particolare rilievo”, suscitando per questo alcune polemiche: il regista Marco Bellocchio, deluso, abbandonò la manifestazione, delegando l'attore Luigi Lo Cascio a ritirare il premio.[4] In seguito alle dichiarazioni del presidente di giuria Monicelli, il quale rivelò le motivazioni che avevano spinto i giurati a non assegnare il massimo riconoscimento al film («è stato impossibile convincere gli stranieri... questo film non era all'altezza del suo precedente, L'ora di religione»), in segno di protesta Rai Cinema, in veste di produttore, minacciò che non avrebbe più partecipato alla Mostra.[5]
Alla premiazione finale il regista Andrej Zvjagincev dedicò la vittoria ad uno dei due giovani protagonisti, Vladimir Garin, morto sedicenne all'indomani delle riprese.[6]
- ^ Alessandra Martines presenta l'inaugurazione, in Cinecittà News, 18 agosto 2003. URL consultato il 7 settembre 2023.
- ^ Scheda film, su cinematografo.it. URL consultato il 7 settembre 2023.
- ^ Scheda film, su cinematografo.it. URL consultato il 7 settembre 2023.
- ^ G. Gallozzi, Il leone russa (PDF), in L'Unità, 7 settembre 2003. URL consultato il 7 settembre 2023.
- ^ Venezia, schiaffo a Bellocchio (08/09/2003), su mam-e.it. URL consultato il 7 settembre 2023.
- ^ Il ragazzo morto e la celluloide, in la Nuova di Venezia, 5 settembre 2003. URL consultato il 7 settembre 2023.