L'Abus (in turco: Obüs) è un vecchio tipo di obice, creato dall'Impero ottomano. Le sue dimensioni erano ridotte,[1] ma spesso troppo pesante da trasportare, e molti erano equipaggiati con un tripode. Avevano un calibro compreso tra i 75 ed i 220 mm e sparavano proiettili pesanti 2 chili.[2] Gli Abus, nonostante fossero un tipo di obice, venivano usati soprattutto contro la fanteria.[3]
Gli ottomani avevano iniziato ad utilizzare l'artiglieria nell'esercito prima di qualsiasi altra nazione europea. Trattandosi di una delle prime armi d'artiglieria viste sui campi di battaglia, le sue origini non sono note. Durante l'età napoleonica:
«Each regiment of foot artillery was made up of 10 cannons; four of the older, heavy Balyemez and Sahi cannons, two of the older, lighter Abus guns and four of the new French-designed field guns... each of which came in a bewildering range of sizes. The Balyemez were massive, long-range guns...Sahi was the Ottoman word for "field," and therefore Sahi artillery meant simply field artillery... The Abus guns were a form of howitzer and came in 10- and 7centimeter diameter bores. The French-design guns were known as SuratTopcusu (speed artillery) because of their greater mobility»
«Ogni reggimento di fanteria con artiglieria era composto da 10 cannoni; quattro vecchi, pesanti cannoni Balyemez e Sahi, due vecchi, leggeri Abus e quattro delle nuove armi francesi da campo... Ognuno di loro di dimensione incredibilmente diversa. I Balyemez erano macchine massicce, a lungo raggio... Sahi era il termine ottomano per "campo", e quindi l'artiglieria Sahi era semplicemente quella da campo... L'Abus era un tipo di obice con bocche da 7-10 centimetri. Le nuove armi francesi erano note come SuratTopcusu (artiglieria veloce) a causa della maggiore mobilità»
Gli Abus erano armi d'artiglieria a canna corta che sparavano proiettili della dimensione circa di un pugno. Ai tempi esistevano vari tipi d'artiglieria, dalle grandi macchine d'assedio come le bombarde agli Abus mobili in questione. Nonostante fossero abbastanza leggeri da essere trasportati, avevano bisogno di un tripode per poter essere utilizzati. Il loro aspetto rimase invariato fino al 1830, quando i consiglieri militari prussiani nominati dal sultano apportarono alcune leggere migliorie, standardizzando le armi in modo da aumentarne l'efficienza.[2]
Gli Abus rappresentavano una parte significativa dell'artiglieria dell'impero ottomano, e possono anche essere considerati il pezzo forte dell'artiglieria nel loro periodo di maggior potenza, nel XVI e XVII secolo, quando nessun'altra civiltà aveva a disposizione armi come queste.[3]
Mentre l'impero ottomano utilizzò altre forme di artiglieria, la strategia delle armi mobili avrebbe contribuito alla loro crescita durante l'età napoleonica. Dopo la conquista ottomana di Costantinopoli del 1453, un grande successo per qualsiasi impero al tempo, buona parte della forza ottomana era composta di artiglieria.[4]