Acido astatidrico | |
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Nome IUPAC | |
astaturo di idrogeno | |
Nomi alternativi | |
astatano acido astatidrico | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | HAt |
Massa molecolare (u) | 210.995071 |
Numero CAS | |
PubChem | 23996 |
SMILES | [AtH] |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
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Frasi H | --- |
Consigli P | --- |
L'acido astatidrico o astatano è un idracido dell'astato di formula HAt, costituito da un atomo di astato legato covalentemente con un atomo di idrogeno.[1]
Tale composto chimico mostra proprietà simili a quelle degli altri quattro acidi alogenidrici, ed è, tra questi, l'acido più forte. Tuttavia il suo impiego è molto limitato, dal momento che si decompone rapidamente in idrogeno e astato elementari.[2] Poiché i due atomi hanno quasi la stessa elettronegatività, e lo ione At+ è stato osservato,[3] la dissociazione può concludersi con la cessione di un elettrone all'atomo di idrogeno (ovvero come un idruro). Pertanto, l'acido astatidrico può dare origine alla seguente reazione, in cui l'alogeno precipita:
Si produce così idrogeno gassoso e astato precipitato. Inoltre la tendenza per gli acidi alogenidrici (HX) è che l'entalpia di formazione si abbassa scendendo nel gruppo con l'alogenuro. Mentre le soluzioni acquose di acido iodidrico sono stabili, la soluzione di acido astatidrico è chiaramente meno stabile del sistema acqua-idrogeno-astato a livello elementare. Infine, la radiolisi dei nuclei di astato potrebbe recidere i legami H-At.
L'astato non ha infatti isotopi stabili. Il più stabile è l'astato-210 (210At), che ha una emivita di circa 8,1 ore rendendo così i suoi composti particolarmente difficili da lavorare.[4]