Acido omogentisico | |
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Nome IUPAC | |
acido 2,5-diidrossifenil-acetico | |
Nomi alternativi | |
acido melanico | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C8H8O4 |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 207-192-7 |
PubChem | 780 |
DrugBank | DBDB08327 |
SMILES | C1=CC(=C(C=C1O)CC(=O)O)O |
Indicazioni di sicurezza | |
L'acido omogentisico, o acido 2,5-diidrossifenil-acetico, meno comunemente conosciuto con il nome di acido melanico, è un acido fenolico recentemente individuato nel miele dell' Arbutus unedo (corbezzolo)[1]. Esso è anche presente in colture di batteri patogeni, Xanthomonas campestris pv. phaseoli[2], come pure nel lievito Yarrowia lipolytica[3] dove esso è associato alla produzione di pigmento marrone.
In caso di alcaptonuria, l'assenza dell'enzima omogentisato 1,2-diossigenasi (tipicamente dovuta a mutazione) comporta l'accumulo di acido omogentisico e della sua forma ossidata, l'alcaptone, escreto con le urine.[4] Esso, infatti, interviene nel catabolismo di aminoacidi aromatici come la fenilalanina e la tirosina.