Actias isis | |
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Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Protostomia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Tracheata |
Superclasse | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Endopterygota |
Superordine | Oligoneoptera |
Sezione | Panorpoidea |
Ordine | Lepidoptera |
Sottordine | Glossata |
Infraordine | Heteroneura |
Divisione | Ditrysia |
Superfamiglia | Bombycoidea |
Famiglia | Saturniidae |
Sottofamiglia | Saturniinae |
Tribù | Saturniini |
Genere | Actias |
Specie | A. isis |
Sottospecie | A. isis isis, A. isis pelengensis |
Nomenclatura binomiale | |
Actias isis (Sonthonnax, 1899)[1] | |
Sinonimi | |
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Nomi comuni | |
Falena luna di Sulawesi |
La falena luna di Sulawesi o falena luna di Iside (Actias isis) è una falena della famiglia Saturniidae descritta per la prima volta da Léon Sonthonnax nel 1899.
È presente soltanto a Sulawesi.
Le uova sono grigio/marroni e chiazzate, e sono grandi circa 2-3 mm. Le larve emergono circa 10-14 giorni dopo essere state deposte, a temperatura ambiente.
Le larve hanno cinque stadi. Il primo è arancio/marrone, con una fascia nera attorno ai segmenti centrali. La larghezza della banda scura è variabile e la testa è marrone scuro. La larva diventa verde all'inizio del secondo stadio, sviluppando tubercoli rosso/arancioni poco prima della muta. Al quarto stadio, i tubercoli diventano neri e spinosi. L'ultimo stadio sviluppa anche dei puntini bianchi. La larva può raggiungere una lunghezza di circa 9-10 cm e una massa di 15 g.
Le pupe sono lunghe circa 3-4 cm e arrotondate. Le femmine arrivano a 7-10 g, mentre i maschi solo 4-7 g. Essi sono avvolti in un bozzolo sottile di seta gialla. Esso è facilmente permeabile e ha un'apertura dal lato della testa. Lo sviluppo della pupa può essere rallentato a temperature di circa 15 °C, ma non è una vera diapausa; le pupe continueranno a svilupparsi con un ritmo ridotto. Se mantenute a 20 °C, le falene emergono in circa quattro settimane. Alcune pupe sono nere, mentre altre sono marroni. Nel primo caso non è possibile vedere i disegni alari svilupparsi prima che emergano.
Gli adulti vivono generalmente solo 7-10 giorni e, come tutti i Saturnidi, non si nutrono.
Presentano un marcato dimorfismo sessuale: i maschi hanno una livrea che varia dal marrone scuro al giallo, caratterizzata da una luna crescente di colore marrone o nero e un ocello nella parte inferiore dell'ala. Le ali posteriori sono falcate e dotate di lunghe code di colore scuro, che possono raggiungere una lunghezza di 20 cm e terminano con una punta gialla.
Le femmine, invece, sono significativamente più robuste rispetto ai maschi. Hanno ali di colore giallo e code più spesse, mentre le ali posteriori risultano più arrotondate. Ogni femmina depone tra 150 e 250 uova, che possono essere depositate anche in assenza della pianta nutrice.
Le piante nutrici usate in cattività sono Eucalyptus gunnii, Liquidambar, Rhus, Prunus lusitanica, Arbutus unedo e Betula. Crataegus, Rosa, Salix e Quercus ilex possono essere usate, ma con scarsi risultati.