Adolf Marschall von Bieberstein

Adolf Marschall von Bieberstein

Ministro degli affari esteri della Germania
Durata mandato31 marzo 1890 –
19 ottobre 1897
MonarcaGuglielmo II di Germania
Capo del governoLeo von Caprivi
Chlodwig zu Hohenlohe-Schillingsfürst
PredecessoreHerbert von Bismarck
SuccessoreBernhard von Bülow

Dati generali
Partito politicoPartito Conservatore Tedesco
UniversitàUniversità di Friburgo in Brisgovia
Università Ruprecht Karl di Heidelberg
ProfessioneDiplomatico, politico

Adolf Boguslaw Marschall von Bieberstein (Karlsruhe, 12 ottobre 1842Badenweiler, 24 settembre 1912) è stato un politico tedesco.

Apparteneva ad una famiglia dell'alta nobiltà del Baden, la famiglia baronale Marschall von Bieberstein e suo nonno era stato il ministro delle finanze di Federico Guglielmo III di Prussia, Ernst Franz Ludwig Marschall von Bieberstein.

Crebbe in un ambiente colto e riformatore, fedele alle idee liberali, ma anche assertore di un profondo attaccamento alla monarchia; studiò legge alle università di Friburgo in Brisgovia e Heidelberg, laureandosi con il massimo dei voti e frequentò il Corpo studentesco Suevia. Entrò presto nella carriera politica, e si candidò per i liberali alle elezioni del Baden, divenendo assessore a Mosbach e poi borgomastro di Mannheim. Fu poi deputato alla Camera dei Comuni del Baden, e si alleò con un gruppo di riformatori che appoggiavano la politica imperialista di Otto von Bismarck, e fu nominato nel 1883 rappresentante del granducato di Baden presso il parlamento prussiano.

Con la caduta in disgrazia di Bismarck, Marschall von Bieberstein si legò ai moderati di Leo von Caprivi e poi appoggiò la nomina di cancelliere di Chlodwig zu Hohenlohe-Schillingsfürst, ricoprendo l'incarico di ministro degli esteri in entrambi i ministeri. Fu poi ambasciatore tedesco a Costantinopoli e appoggiò la politica filo-inglese e quindi fu anche ambasciatore a Londra, dove intrattenne una serie di amichevoli rapporti con la corte britannica, sostenendo di poter creare un impero anglo-tedesco in Africa e di supremazia mondiale delle due potenze, consentendo delle buone condizioni di pace all'Europa, pur sostenendo in questo modo una posizione nazionalista e imperialista. Caduto in disgrazia presso Guglielmo II come il suo antico protettore Bismarck, si ritirò a vita privata scomparendo dalla scena politica europea.

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