Aelurillus v-insignitus | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Protostomia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Chelicerata |
Classe | Arachnida |
Ordine | Araneae |
Sottordine | Araneomorphae |
Superfamiglia | Salticoidea |
Famiglia | Salticidae |
Sottofamiglia | Salticinae |
(clade) | Salticoida |
(clade) | Saltafresia |
(clade) | Simonida |
Tribù | Aelurillini |
Sottotribù | Aelurillina |
Genere | Aelurillus |
Specie | A. v-insignitus |
Nomenclatura binomiale | |
Aelurillus v-insignitus Clerck, 1757 | |
Sinonimi | |
Araneus litera insignitus Clerck, 1757 |
Aelurillus v-insignitus (Clerck, 1757) è una specie di ragno della famiglia dei Salticidae, specie tipo del genere Aelurillus.
Inizialmente classificato come appartenente al genere Araneus, e citato come Araneus litera insignitus e Araneus litera notatus dallo stesso Clerck nel suo Svenska spindlar, uti sina hufvud-slågter indelte samt under några och sextio särskildte arter beskrefne och med illuminerade figurer uplyste[1], indicato in seguito appartenente a molti altri generi, assunse infine la designazione corrente accettata dalla comunità scientifica e rimasta invariata fin dalla fine del XIX secolo.
Come tutti i membri della famiglia, hanno un efficiente apparato oculare, con il paio mediano centrale degli ocelli posto frontalmente che costituisce il principale e più acuto organo visivo, coadiuvato dal paio esterno che funge da vista secondaria, come pure le restanti due paia di occhi posizionati sui lati e in cima alla testa.[1]
Come normalmente in tutti gli esemplari del suo genere, la specie è di piccole dimensioni, caratterizzata da un capo di colore grigio o nero con un motivo a W bianca e opistosoma di colore grigio o nero, attraversato da una linea mediana bianca, e dimorfismo sessuale, con il maschio di dimensioni leggermente più contenute e passando dai 4,05-5 mm ai 5,5-7,7 mm per le femmine.[1]
Ne sono state identificate almeno tre sottospecie:
L'Aelurillus v-insignitus è distribuito nell'ecozona paleartica che interessa tutta l'Europa, la Turchia, spingendosi oltre le coste del Mar Nero fino ai limiti dell'Asia centrale, ritrovato in habitat sabbiosi, dune e boschi di pini, e prediligendo pendii soleggiati e asciutti.[1]