La via normale all'Aiguille Blanche de Peuterey è per la cresta sud-est.[5] Si sale dal Bivacco Piero Craveri. Raggiunta la vetta si scende al Colle del Peuterey e poi si scende per i Rochers Gruber verso il colle dell'Innominata. Viene considerata come la via normale più difficile di tutti i 4.000 delle Alpi.
La salita della cresta di Peuterey è avvenuta in fasi successive, avendo prima come punto di partenza la Aiguille Blanche (itinerario conosciuto come cresta di Peuterey), fino a comprendere anche l'Aiguille Noire e le Les Dames Anglaises (cresta integrale di Peuterey):
14-16 agosto 1893 - Paul Güssfeldt, Émile Rey, Christian Klucker e César Ollier - Partiti da Courmayeur il 14 agosto i quattro alpinisti raggiungono la cima dell'Aiguille Blanche per la parete est il 15 agosto e quindi il Monte Bianco di Courmayeur e il Monte Bianco il 16 agosto.[6]
30-31 luglio 1927 - Ludwig Obersteiner e Karl Schreiner - Per la cresta delle Dames Anglaises e dell'Aiguille Blanche.[7][8]
28-31 luglio 1934 - Adolf Gottner, Ferdinand Krobath e Ludwig Schmaderer - Per il Mont Noir, l'Aiguille Noire e l'Aiguille Blanche.[9]
24-26 luglio 1953 - Richard Hechtel e Günther Kittelmann - Per la cresta sud dell'Aiguille Noire.[10]
Via Güssfeldt-Rey-Klucker-Ollier - 15 agosto 1893 - Prima salita di Paul Güssfeldt, Émile Rey, Christian Klucker e César Ollier,[12] nel corso della prima salita assoluta della Cresta di Peuterey.
Via De Benedetti-Passino - 14 giugno 1986 - Prima salita di Stefano De Benedetti e Giorgio Passino. De Benedetti ne effettuò anche la discesa in sci mentre Passino dovette rinunciare per la troppa poca neve per due sciatori.[13]
^Chiaramente la vetta più alta è inserita tra le 82 vette alpine superiori a 4.000 metri. Le due elevazioni più basse sono inserite nella lista delle vette secondarie superiori ai 4.000 m. Confronta: Vette alpine superiori a 4000 metri.