Paul Albert Besnard (pron. Benàr), nato a Parigi, fu figlio d'arte; il padre, Louis Adolphe, era pittore e la madre, Louise Pauline Vaillant, era un'apprezzata miniaturista, allieva di Lizinska de Mirbel. Besnard all'inizio studiò disegno e pittura con Jean-François Brémond e a 17 anni entrò nell'École des Beaux-Arts, dove ebbe come maestro Alexandre Cabanel.
Nel 1874 vinse il Prix de Rome con la tela Morte di Timofane, tiranno di Corinto, e durante il suo soggiorno a Villa Medici ebbe occasione di conoscere Franz Liszt e il suo allievo André Worsmer, del quale fece il ritratto nel 1877. Prolungò la sua permanenza in Italia e, nel 1879 sposò la scultrice Charlotte Dubray, figlia dello scultore Gabriel-Vital Dubray, con la quale si trasferì per tre anni in Inghilterra, sino al 1884, esponendo alla Royal Academy of Arts di Londra.
Al Salon di Parigi del 1886 il suo "Ritratto di Madame Roger Jourdain" (oggi al Musée d'Orsay), mise in evidenza quei caratteri che sarebbero divenuti il suo vero stile, basato su un uso personalissimo di luci ed ombre, influenzato dall'impressionismo e dalla tecnica di Carolus-Duran.
Nel 1887 presentò la "Donna davanti al caminetto". Nel 1909 espose anche alla Biennale di Venezia.
Eseguì numerosi ritratti, fra i quali:
Sua moglie e i suoi figli (Une famille, 1890). Oggi al Museo d'Orsay.
La sala dei matrimoni del Municipio del I Arrondissement
Partecipò anche alla decorazione di edifici privati, come l'Hotel Rouché, assieme a Maurice Denis e Georges Desvallières, e realizzò decorazioni all'estero. Nel 1908, infatti, dipinse l'"Unione dell'Austria-Ungheria e della Francia" all'ambasciata di Francia a Vienna e, nel 1914, realizzò "La Pace attraverso l'arbitraggio" per la Sala di giustizia del Palazzo della Pace a l'Aia.
I suoi lavori d'incisione ammontano a più di duecento acqueforti, di cui alcune, sotto forma di serie, sono rimaste celebri: "La donna", "Elle", "L'affare Clemenceau", "L'isola felice", "Le piccole voluttà", etc.[1].
Nel 1910, assieme a sua moglie e ai figli, Besnard fece un viaggio di nove mesi in India. Visitò, fra le altre mete, Ceylon, l'India meridionale, Pondichéry, Rajastan e Bombay. Ritornò carico di disegni, schizzi, appunti e bozzetti e raccontò poi tale esperienza in un libro: "L'uomo in rosa".
Nel 1912 divenne membro dell'Accademia di Belle arti di Parigi.
Nel 1913 venne nominato Direttore dell'Accademia di Francia a Roma, come successore di Carolus-Duran. Tornato in patria, nel 1922 gli fu offerta la Direzione dell'École des Beaux-Arts di Parigi, dove era stato un tempo allievo.
Infine, il 27 novembre del 1924 fu eletto membro dell'Académie française, divenendo così il primo pittore che veniva a far parte della prestigiosa istituzione dal lontano 1760. Fu maestro del pittore polacco Eugeniusz Zak.
Paul Albert Besnard morì a Parigi nel 1934, all'età di 85 anni. Dopo i funerali di Stato, celebrati nella chiesa di Saint-Ferdinand des Ternes, fu sepolto nel cimitero di Montparnasse.
Un giardino pubblico gli è stato dedicato nella piazza Maréchal Juin (Parigi 17, già piazza Péreire). Vi si trova il suo busto eseguito dal figlio Philippe.
John Sargent nel 1885 lo ha rappresentato in mezzo alla sua famiglia nel quadro intitolato Festa familiare[2].
Chantal Beauvalot e alt. : Albert Besnard 1849-1934, Catalogo della mostra al Museo Eugène Boudin di Honfleur, 2008.
Benoît Noël, Sept moments de la vie de Roger Jourdain, in: "Le Pays d'Auge"; A proposito del ritratto di Henriette Jourdain di Albert Besnard. 2005.
Benoît Noël e Jean Hournon, Parisiana - La Capitale des peintres au XIXe, - Ediz. Les Presses Franciliennes, Parigi, A proposito del ritratto di Henriette Jourdain di Albert Besnard. 2006.
Benoît Noël, Roger Jourdain, un maire de Rueil-Malmaison atypique, in: "Bulletin de la Société Historique de Rueil-Malmaison", A proposito del ritratto di Henriette Jourdain di Albert Besnard. 2001.
Benoît Noël e Jean Hournon, Les Arts en Seine, le paradis des peintres, - Ediz. Les Presses Franciliennes, Parigi, A proposito di Albert Besnard canottiere, in compagnia di Guy de Maupassant. 2004.
Jean-Louis Vaudoyer: Albert Besnard, - Ediz. Félix Alcan, Parigi, 1933.
Louis Godefroy : Le Peintre-Graveur illustré. Albert Besnard, Tomo III della serie di Loÿs Delteil, Chez l'auteur, Parigi, 1926.
Georges Lecomte: Albert Besnard, Prefazione di Gustave Geffroy, - Ediz. Nilsson, Parigi, 1925.
André-Charles Coppier: Les Eaux-Fortes de Besnard, - Ediz. Berger-Levrault, Parigi, 1920.
Henry Cochin: L'œuvre de guerre du peintre Albert Besnard, - Ediz. La Renaissance du Livre, Parigi, 1918.
Camille Mauclair: Albert Besnard, L'homme et l'œuvre, - Ediz. Delagrave, Parigi, 1914.
Gabriel Mourey : Albert Besnard, - Ediz. H. Davoust, Parigi, 1906.
Roger Marx: The Painter Albert Besnard, - Ediz. A. Hennuyer, Parigi, 1893.
Frantz Jourdain: Le peintre Albert Besnard, - Ediz. Boussod-Valadon, Parigi, 1888.
(FR) Esposizione a Honfleur nel 2008, su latribunedelart.com. URL consultato il 17 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2008).
(FR) Associazione "Le Temps d'Albert Besnard", su albert.besnard.pagesperso-orange.fr. URL consultato il 27 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2013).