Alessandra Todde | |
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Presidente della Regione Autonoma Sardegna | |
In carica | |
Inizio mandato | 20 marzo 2024 |
Predecessore | Christian Solinas |
Vicepresidente del Movimento 5 Stelle | |
Durata mandato | 21 ottobre 2021 – 11 dicembre 2023 |
Presidente | Giuseppe Conte |
Predecessore | Carica creata |
Successore | Chiara Appendino |
Viceministro dello sviluppo economico[1] | |
Durata mandato | 1º marzo 2021 – 22 ottobre 2022 |
Vice di | Giancarlo Giorgetti |
Contitolare | Gilberto Pichetto Fratin |
Capo del governo | Mario Draghi |
Predecessore | Stefano Buffagni |
Successore | Valentino Valentini |
Sottosegretaria di Stato al ministero dello sviluppo economico | |
Durata mandato | 16 settembre 2019 – 13 febbraio 2021 |
Capo del governo | Giuseppe Conte |
Predecessore | Andrea Cioffi Davide Crippa Michele Geraci |
Successore | Anna Ascani |
Deputata della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 13 ottobre 2022 – 9 aprile 2024 |
Legislatura | XIX |
Gruppo parlamentare | Movimento 5 Stelle |
Circoscrizione | Lombardia 2 |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Movimento 5 Stelle |
Titolo di studio | Laurea in scienze dell'informazione e informatica |
Università | Università di Pisa |
Professione | Dirigente di azienda privata |
Alessandra Todde (Nuoro, 6 febbraio 1969) è una politica italiana, dal 20 marzo 2024 presidente della Regione Autonoma Sardegna.
È stata sottosegretaria di Stato al ministero dello sviluppo economico dal 16 settembre 2019 al 13 febbraio 2021 nel governo Conte II, viceministro al ministero dello sviluppo economico dal 1º marzo 2021 al 22 ottobre 2022 nel governo Draghi, vicepresidente del Movimento 5 Stelle dal 21 ottobre 2021 all'11 dicembre 2023 e deputata alla Camera dal 13 ottobre 2022 al 9 aprile 2024.
Nata il 6 febbraio 1969 a Nuoro, in Sardegna, figlia di un insegnante di matematica e fisica,[2][3] si è laureata in scienze dell'informazione e successivamente in informatica presso l'Università di Pisa, poi ha superato l'esame di stato per avere la possibilità di iscriversi all'albo degli ingegneri (a cui, però, non si è mai iscritta). Ha vissuto per diversi anni all'estero, negli Stati Uniti, in Spagna, Inghilterra, Francia e Paesi Bassi,[2][3] dove si è occupata di tecnologia, energia, finanza ed evoluzione digitale,[4] per poi rientrare stabilmente in Italia nel 2018.[3]
È un'imprenditrice e una manager, fondatrice e CEO di Energeya, acquisita da FIS Global (precedentemente Sungard) nel 2015; ha ricoperto il ruolo di Senior Advisor Energy Markets in FIS Global, Sales Director South & Eastern Europe in Sungard e Client Relationship Manager Sud Europa in Nexant (precedentemente Excelergy).[5]
A dicembre 2014 è stata premiata dalla delegazione sarda di AIDDA (Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda) come imprenditrice dell’anno.[6]
È stata amministratrice delegata di Olidata dal 13 luglio 2018 al 19 aprile 2019, quando si è dimessa per candidarsi alle elezioni europee del 2019 come capolista del Movimento 5 Stelle, senza tuttavia essere eletta.[7][8]
A dicembre 2018 è stata nominata tra le Inspiring Fifty italiane[9], riconoscimento alle 50 donne italiane considerate più influenti nel mondo della tecnologia.
Alle elezioni europee del 2019 si candida al Parlamento europeo, tra le liste del Movimento 5 Stelle (M5S) come capolista nella circoscrizione Italia insulare scelta dal capo politico del M5S Luigi Di Maio,[7] ottenendo 88.206 preferenze, ma senza risultare eletta.[4]
In seguito alla nascita del secondo governo presieduto da Giuseppe Conte sostenuto da M5S, Partito Democratico (PD) e Liberi e Uguali, il 13 settembre 2019 viene nominata dal Consiglio dei ministri sottosegretario di Stato al ministero dello sviluppo economico, insediandosi il 16 settembre e affiancando il ministro pentastellato Stefano Patuanelli.[10]
Il 25 febbraio 2021 viene indicata come viceministro dello sviluppo economico nel governo Draghi, nominata dal Consiglio dei ministri il 1º marzo, dopo essere stata sottosegretario di Stato al MiSE dal 16 settembre 2019 al 13 febbraio 2021 nel governo Conte II, mantenendo l'incarico di viceministro fino al 22 ottobre 2022.
Nei tre anni di governo ha avuto le deleghe alla gestione delle crisi industriali, portando il numero dei tavoli da 150 (dicembre 2019) a 73 (agosto 2022).[11]
Il 21 ottobre 2021 viene nominata da Giuseppe Conte come vicepresidente del M5S, assieme a Paola Taverna, Mario Turco, Riccardo Ricciardi e Michele Gubitosa, nomina poi confermata attraverso il voto degli iscritti.[12][13][14]
Ad agosto 2022 Startup Italia l'ha inserita nella classifica delle 1.000 donne più influenti d'Italia, unica politica del Movimento 5 Stelle insieme a Chiara Appendino.[15]
Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene candidata alla Camera dei deputati, come capolista del Movimento 5 Stelle nei collegi plurinominali Lombardia 2 - 01 e Sardegna - 01, risultando eletta deputata nel primo collegio. Nella XIX legislatura è componente della 10ª Commissione Attività produttive, commercio e turismo e segretaria della Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall'insularità.[16]
In seguito alla sua proclamazione a presidente della regione Sardegna, il 9 aprile 2024 rassegna le dimissioni da parlamentare.[17]
In vista delle elezioni regionali del 2024, il 9 0novembre 2023 si candida alla presidenza della regione Sardegna, sostenuta da una larga coalizione di centro-sinistra composta, oltre al Movimento 5 Stelle – che nella propria lista ospita candidati degli indipendentisti di A Innantis! – da Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra, DemoS, PSI, Fortza Paris, i Progressisti di Massimo Zedda e altri movimenti autonomisti e di sinistra come Orizzonte Comune e Sinistra Futura[18] oltreché da una propria lista civica che include alcune civiche cagliaritane, esponenti della società civile e Italia in Comune[19], e avvia la relativa campagna elettorale.[20][21][22][23][24] Todde viene sostenuta anche da Centro Democratico, Insieme e Partito Gay, anche se questi non presentano una propria lista, e sfida Paolo Truzzu del centro-destra, l’ex PD Renato Soru e la candidata civica Lucia Chessa. L'11 dicembre Chiara Appendino la sostituisce alla vicepresidenza del Movimento 5 Stelle.[25]
Il 20 marzo 2024 viene resa ufficiale la sua vittoria, con 3.061 voti di vantaggio sulla sfidante Paolo Truzzu, diventando così la prima donna presidente della Sardegna e la prima esponente del Movimento 5 Stelle alla guida di una regione[26][27]. Ne assume le funzioni quello stesso giorno.[28]
Il 3 gennaio 2025, a meno di un anno dalla sua elezione, il Collegio regionale di garanzia della Corte d'Appello di Cagliari ha emesso un'ordinanza di ingiunzione al Consiglio regionale della Sardegna, intimando a quest'ultimo di dichiararne la decadenza dal ruolo di consigliera regionale (e, di conseguenza, dal ruolo di Presidente di regione) per presunte inadempienze nella rendicontazione delle spese sostenute durante la campagna elettorale per le elezioni regionali del 2024.[29]