Alfa Romeo 33 Stradale | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | Alfa Romeo |
Tipo principale | Berlinetta |
Produzione | dal 2023 |
Sostituisce la | Alfa Romeo 4C |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 4637 mm |
Larghezza | 1966 mm |
Altezza | 1226 mm |
Passo | 2700 mm |
Massa | da 1500 a 2100 kg |
Altro | |
Progetto | Carrozzeria Touring |
Stile | César Barreau (stile esterno)[1][2][3] e Ivan Garcia (stile interno)[1][3] per il Centro Stile Alfa Romeo, sotto la supervisione di Alejandro Mesonero-Romanos e Bob Romkes[1][4][5] |
Altre antenate | Alfa Romeo 33 Stradale |
Stessa famiglia | Maserati MC20, Maserati MCXtrema |
Auto simili | Chevrolet Corvette C8 Lamborghini Huracan McLaren Solus GT Porsche 992 |
L'Alfa Romeo 33 Stradale è un'autovettura prodotta dalla casa automobilistica italiana Alfa Romeo dal 2023.
Il progetto e l'ideazione della vettura ha avuto inizio nel giugno 2022 su iniziativa di Jean-Philippe Imparato, amministratore delegato di Alfa Romeo.[6]
La costruzione di questa few-off[7] omologata per uso stradale e realizzata insieme alla Carrozzeria Touring,[8] è prevista in 33 esemplari, basata sulla Maserati MC20 di cui monta anche lo stesso motore "Nettuno". È stata presentata il 30 agosto 2023 in un evento stampa al museo storico Alfa Romeo di Arese.[9]
Il nome è un tributo all'omonima fuoriserie degli anni 60 del XX secolo. La vettura impiega meno di 3 secondi per effettuare lo 0–100 km/h e la velocità massima dichiarata è di 333 km/h.[10]
La vettura è disponibile in due versioni: elettrica – una prima volta nella storia dell'Alfa Romeo per un modello di serie[11][12] – ed endotermica. Quella elettrica è dotata di due motori, uno per ciascun asse, del tipo sincrono a magneto permanenti; erogano una potenza totale di 559 kW (750 CV) con circa 450 km d'autonomia e una endotermica.
La versione a benzina è alimentata da un V6 da 3,0 litri con bancate a 90° con lubrificazione a carter secco, dotato di un sistema a doppia candela e ad accensione con precamera di derivazione Formula 1. Il motore è alimentato da due turbocompressori e da un sistema a iniezione diretta e indiretta del carburante a 350 bar attraverso due iniettori per cilindro, per un totale di dodici. Il peso del propulsore si attesta sui 220 kg. L'unità sviluppa 620 cavalli a 7500 giri/min e una coppia di 730 N·m tra 3000 e 5500 giri/min, con il limitatore fissato a 8000 giri/min e con un rapporto di 210 CV/litro, con acceleratore elettrico del tipo drive by wire. Il motore è derivato dal V6 Nettuno montato sulla Maserati MC20.[9]
Il telaio della vettura, progettato insieme alla Dallara, è realizzato in fibra di carbonio e viene costruito ad Airola in provincia di Benevento dalla TTA Adler dove venivano già costruite le scocche delle Ferrari LaFerrari e Alfa Romeo 4C.[7]
La trasmissione a doppia frizione a bagno d'olio a 8 marce (con 6 rapporti di potenza e due di riposo) posizionata al retrotreno, che viene fornita dalla Tremec è la medesima della Corvette C8[10][13] ed è montata in blocco al differenziale, che è del tipo meccanico autobloccante a slittamento limitato e in opzione può essere a controllo elettronico. Tutto il gruppo cambio-motore è disposto in posizione centrale posteriore.
Meccanicamente la 33 è dotata di sospensioni con architettura a triangoli sovrapposti ad asse sterzante virtuale con ammortizzatori Bilstein a regolazione automatica elettronica e di un impianto frenante brake by wire fornito dalla Brembo con dischi in acciaio dal diametro di 380 mm davanti con pinze a 6 pistoncini e di 350 mm dietro a 4 pistoncini, con in opzione quelli in carboceramica da 390 mm e 360 mm.
Esteticamente la vettura è influenzata dall'antenata Alfa Romeo 33 Stradale e dalla concept car Alfa Romeo Sbarro Diva, caratterizzandosi per le portiere che hanno un'apertura ad ali di farfalla e per la classica griglia Alfa Romeo. Sia la carrozzeria che il fondo carenato sono stati creati per massimizzare l'efficienza e il carico aerodinamico, generando circa 100 kg di deportanza a una velocità oltre i 200 km/h.
L'abitacolo, che segue lo schema delle berlinette a motore centrale, è dotato di due soli posti, con un display da 10 pollici a cannocchiale che funge da cruscotto posto dietro il volante. Sono disponibili due allestimenti per l'abitacolo, denominati Tributo e Alfa Corse, in cui nel primo gli interni sono rifiniti in pelle e alluminio, mentre nell'altro in fibra di carbonio e Alcantara.