Amelia Island | |
---|---|
Veduta aerea di Amelia Island (Florida) | |
Geografia fisica | |
Localizzazione | Oceano Atlantico |
Coordinate | 30°36′56″N 81°27′14″W |
Arcipelago | Sea Islands |
Geografia politica | |
Stato | Stati Uniti |
Centro principale | Fernandina Beach |
Demografia | |
Abitanti | 32199 |
Cartografia | |
voci di isole degli Stati Uniti d'America presenti su Wikipedia |
Amelia Island è un'isola sull'Oceano Atlantico della Florida settentrionale, situata nella contea di Nassau e facente parte dell'arcipelago delle Sea Islands. È l'isola più meridionale dell'arcipelago[1] e conta una popolazione di circa 32.000 abitanti.[2]
Principali centri dell'isola sono Fernandina Beach, Amelia City, ecc.[1][3]
Storicamente, l'isola è stata sotto il dominio di otto diversi Paesi.[4][5] Il nome dell'isola deriva da quello della principessa Amelia, figlia di re Giorgio II di Gran Bretagna.[4][5]
Amelia Island si trova nell'estremità settentrionale della Florida, a nord di Jacksonville e al confine con lo stato della Georgia.[1][6]
Amelia Island fu abitata tra il 1000 e gli inizi del XVIII secolo da popolazioni di nativi americani associati alla cultura Timucuan.[4] Presso queste popolazioni l'isola era nota con il nome di Napoyca.[4]
Nel 1562 l'isola venne scoperta dall'esploratore ugonotto Jean Ribault, che la chiamò Isle de Mar e Retreat de Mai.[4] Il primo a possedere l'isola fu dunque la Francia.[4]
Solo tre anni dopo però i 350 occupanti Francesi furono uccisi da truppe spagnole comandate da Pedro Menéndez de Avilés.[4]
Nel 1735, James Version Oglethorpe, governatore della Georgia, chiamò l'isola "Amelia" in onore della figlia di re Giorgio II.[4][5] Precedentemente l'isola era nota come "Egmont".[4]
Nel 1763 l'isola divenne dominio britannico[4], ma vent'anni dopo, in seguito al II Trattato di Parigi, tornò in mani spagnole[4]
Nel 1817 un sudamericano nato in Scozia, Gregor MacGregor, dichiarò l'isola come una proprietà dei "confratelli di Messico, Buenos Aires, Nuova Granada e Venezuela".[5] L'isola iniziò così a battere bandiera della Florida.[5]
Nel 1821, l'isola divenne di proprietà degli Stati Uniti d'America.[5] Nel 1861, nel corso della guerra civile americana, passò quindi per un solo anno sotto il controllo delle truppe confederate.[5]
Amelia Island conobbe quindi il suo periodo di massimo splendore tra il 1870 e il 1910, anno in cui molti americani abbienti si costruirono delle case in stile vittoriano nella principale località dell'isola, Fernandina Beach.[4]
La temperatura dell'isola oscilla tra i 7 °C del mese di febbraio ai 32,5 °C del mese di luglio.[2]
Sull'isola vivono alligatori, tartarughe marine e varie specie di uccelli.[7]
Tra i principali edifici d'interesse dell'isola, figura il faro di Amelia Island, risalente al 1838.[8]
Sull'isola si trova una camera sepolcrale di nativi americani databile negli anni settanta del XVII secolo.[5]
In un'ex-prigione di Amelia Island, trova posto l'Amelia Island Museum of History, un museo che racconta la storia dell'isola dai nativi americani agli inizi del XX secolo.[3]
Altro luogo d'interesse dell'isola è rappresentato dal Fort Clinch State Park, un parco costellato di sentieri e spiagge.[3] Nel parco si trova anche un forte risalente al 1847.[3]
La popolazione censita di Amelia Highland è pari a 32.199 abitanti, di cui 16.556 sono donne e 15.644 sono uomini.[2]
Tra il 1980 e il 2010, si svolgevano ad Amelia Island dei tornei di tennis femminile noti come Amelia Island Championships o WTA Amelia Island o MPS Group Championships.[9]
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85004207 · J9U (EN, HE) 987007293919805171 |
---|