Amidar videogioco | |
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Schermata della versione arcade | |
Titolo originale | アミダー? |
Piattaforma | Arcade, Atari 2600, NEC PC-6001, PV-1000 |
Data di pubblicazione | Arcade: marzo 1982[1] aprile 1982[2] |
Genere | Azione |
Tema | Astratto |
Origine | Giappone |
Sviluppo | Konami |
Pubblicazione | Konami (arcade in Giappone), Stern Electronics (arcade in NA), Parker Brothers (Atari 2600) |
Modalità di gioco | Giocatore singolo, due giocatori alternati |
Periferiche di input | 2600 Controller, tastiera |
Supporto | Cartuccia |
Specifiche arcade | |
CPU | Z80 a 3,072 MHz[3] |
Processore audio | Sound CPU: Z80 a 1,789750 MHz Sound chip: 2x AY8910 a 1,78975 MHz |
Schermo | Raster verticale |
Risoluzione | 256×224 pixel |
Periferica di input | Joystick 4 direzioni, 1 pulsante |
Amidar (アミダー?, Amidā) è un videogioco arcade a schermata fissa sviluppato e pubblicato nel 1982 da Konami. Ne è stata realizzata una conversione per Atari 2600 distribuita da Parker Brothers.[4]
Il gameplay è un misto tra Pac-Man e Qix. In Amidar si controllano alternativamente un gorilla (nei livelli dispari) e un rullo (in quelli pari), il cui scopo è quello di percorrere tutti i lati dei rettangoli che formano il labirinto nel quale essi agiscono, evitando i nemici che li inseguono: selvaggi guerrieri per il primo e maialini per il secondo. I livelli pari sono più complessi, in quanto bisogna partire obbligatoriamente dal rettangolo in basso al centro percorrendo quindi i lati di uno tra quelli contigui, e via via si procederà allo stesso modo per ogni rettangolo.
Quando un rettangolo viene percorso su tutti e quattro i lati, esso prenderà colore. Percorrendo poi tutti i lati dei quattro rettangoli posti agli angoli del labirinto si ottiene un'invincibilità temporanea per gorilla e rullo, che potranno anche eventualmente neutralizzare i nemici facendo così guadagnare ulteriori punti. Una volta colorati tutti i rettangoli, il livello sarà di fatto completato e si accede ad una prova bonus, col giocatore che qui controlla uno dei maialini, chiamato a individuare fra sei possibili percorsi l'unico lungo il quale si trova un casco di banane; in caso di successo verranno assegnati 5000 punti. Il gioco prosegue quindi con un nuovo livello.
Si usano un joystick, per guidare i movimenti dei personaggi giocanti, e un tasto, che una volta premuto fa saltare i nemici per due secondi, permettendo così al giocatore di trovare una via di fuga nelle situazioni pericolose: a questo stratagemma, efficace soprattutto quando i protagonisti sono accerchiati, si può ricorrere solo tre volte in ogni livello.
Le vite a disposizione sono tre, incrementabili al raggiungimento di determinati punteggi. Il contatto coi nemici ne toglie immediatamente una. Dopo i 930000 punti non ne potranno più essere ottenute.
Sono stati realizzati molti cloni e varianti di Amidar per molte piattaforme.[5]. Formano un sottogenere anche detto dei giochi painter (lett. "pittore".[6] Alcuni dei più noti o più storici: