Anello di Kayser-Fleischer | |
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Anello di Kayser-Fleischer visibile alla periferia della cornea. | |
Specialità | oftalmologia |
Eziologia | tossicità del rame |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 371.14 |
ICD-10 | H18.0 |
Eponimi | |
Bernhard Kayser Bruno Fleischer | |
È detto anello di Kayser-Fleischer una formazione circolare bruno-verdastra che insorge alla periferia della cornea e precisamente a livello della membrana di Descemet. In passato si pensava fosse dovuto a deposito di argento ma nel 1934 si dimostrò fosse legato alla deposizione di rame nel tessuto corneale[1][2]. Il nome deriva dai medici tedeschi Bernhard Kayser e Bruno Fleischer che per primi lo descrissero nel 1902 e 1903[3][4].
Visto che non causa sintomi, il suo ritrovamento è spesso casuale, a seguito di indagini condotte per altri motivi medici. Prima che siano visibili ad occhio nudo, possono essere individuati mediante ricorso dalla lampada a fessura[5].
Gli anelli appaiono come delle mezzelune che esordiscono a circa ore 12 nella membrana di Descemet (zona di confine tra la cornea e la sclera). Col progredire dello stato patologico altre mezzelune possono comparire a ore 6 fino al completo interessamento della membrana di Descemet a tutta circonferenza[5].
È caratteristico della malattia di Wilson, nella quale è riscontrabile nel 50-62% dei pazienti con manifestazioni prevalentemente epatiche, e fino al 95% dei pazienti con interessamento neurologico, pur non essendo patognomonico.
Può essere presente anche in corso di malattie colestatiche croniche[6][7].