Anemia emolitica microangiopatica

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Anemia emolitica microangiopatica
Anemia emolitica microangiopatica all'esame microscopico
Specialitàematologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM283.19
ICD-10D59.4

In medicina l'anemia emolitica microangiopatica, in inglese Microangiopathic Haemolytic Anemia (MAHA), è una patologia che interessa i piccoli vasi sanguigni con perdita di globuli rossi a causa della loro distruzione, causata da fattori contenuti nei piccoli vasi. È identificabile dalla presenza di anemia e dalla individuazione di schistociti all'esame microscopico dello striscio di sangue.[1]

Presentazione

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È definita anche come "anemia del corridore", "anemia del podista" o "anemia dell'atleta". Nelle malattie come la sindrome uremica emolitica, la coagulazione intravascolare disseminata, la porpora trombotica trombocitopenica, come anche nelle ipertensioni maligne, la superficie endoteliale dei piccoli vasi è danneggiata con conseguente deposizione di fibrina e aggregazione di piastrine. Non appena gli eritrociti passano attraverso questi vasi danneggiati, si frammentano, provocando una emolisi intravascolare. I risultanti schistociti sono fortemente captati per la loro distruzione dal sistema reticoloendoteliale nella milza, a causa dei loro stretti passaggi attraverso i lumi dei vasi ostruiti. È osservato nel Lupus eritematoso sistemico perché gli immunocomplessi si aggregano con le piastrine creando trombi intravascolari.

Analisi automatiche permettono di evidenziare i frammenti di globuli rossi o schistociti.

Fisiopatologia

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In tutti i casi, il meccanismo della MAHA è la formazione di una rete di fibrina a causa dell'aumentata attivazione del sistema di coagulazione. Gli eritrociti sono fisicamente tagliati da questa rete proteica e i frammenti sono identici agli schistociti visti al microscopio ottico a luce trasmessa.

L'anemia emolitica microangiopatica determina un aumento isolato dei livelli sierici di bilirubina. È presente iperbilirubinemia non coniugata superiore al 15%. Le diagnosi differenziali sono l'uso di rifampicina o probenecid, disturbi ereditari come la sindrome di Gilbert e altri disturbi emolitici.

Le cause della condizione possono essere:[2]

Le piastrine e il crioprecipitato sono controindicati poiché facilitano la formazione di coaguli e la lisi dei globuli rossi.

  • (EN) Gillian Rozenberg, Microscopic haematology: a practical guid for the laboratory, III ed., Elsevier Australia, Chatswood (2011), ISBN 9780729540728, pag. 13.
  • Paolo Larizza, Trattato delle malattie del sangue, Vol. II, Piccin Editore, Padova (1991), ISBN 88-299-0854-1, pag. 1263.

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