Anicio Fausto Albino Basilio | |
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Console dell'Impero romano d'Oriente | |
Valva posteriore del dittico di Albino Basilio. Milano, Civiche Raccolte d’Arte Applicata, Castello Sforzesco, inv. 10. | |
Consolato | 541 |
Anicio Fausto Albino Basilio (latino: Anicius Faustus Albinus Basilius[1]; fl. 541-547) è stato un politico bizantino l'ultimo console della storia romana, nel 541, se si esclude il consolato dell'imperatore Giustino II del 566 e quello di Tiberio II nel 579.
Non sono note le sue origini, sebbene il suo nome suggerisca che appartenesse alla famiglia aristocratica romana dei Decii: è probabile che fosse il nipote del console del 480, Cecina Decio Massimo Basilio, e forse era figlio del console del 493, Albino.[2]
Il 1º gennaio 541 assunse il consolato a Costantinopoli senza collega. Il dittico consolare di Albino Basilio elenca i suoi titoli al momento dell'assunzione del consolato: vir inlustris, comes domesticorum,[3] patricius e console ordinario.[2]
Era a Roma quando Totila entrò in città il 17 dicembre 546, e fu costretto a fuggire.[2]