Anna Funder

Anna Funder nel 2012

Anna Funder (Melbourne, 1966) è una scrittrice australiana.

Nata a Melbourne nel 1966, vive e lavora a Sydney[1].

Dopo un'infanzia trascorsa tra l'Australia, San Francisco e Parigi, ha studiato legge e lingua tedesca all'Università di Melbourne e all'Università libera di Berlino prima di diventare, dopo la caduta del Muro, scrittrice in residenza all'Università di Potsdam[2].

Dopo aver ricevuto 23 rifiuti da editori tedeschi[3], ha esordito nel 2003 con il romanzo-inchiesta C'era una volta la Ddr , storie di agenti della Stasi nella Repubblica Democratica Tedesca contrapposte a racconti di persone della resistenza[4], ottenendo il Samuel Johnson Prize l'anno successivo[5].

Nel 2011 ha dato alle stampe Tutto ciò che sono, su un gruppo di attiviste ebree-tedesche anti naziste che operavano a Londra prima della seconda guerra mondiale[6], grazie al quale è stata insignita del Miles Franklin Award[7].

  • Tutto ciò che sono (All That I Am, 2011), Milano, Feltrinelli, 2012 traduzione di Silvia Rota Sperti ISBN 978-88-07-01874-9.
  • The Girl with the Dogs (2015)
  • C'era una volta la Ddr (Stasiland, 2003), Milano, Feltrinelli, 2005 traduzione di Bruno Amato ISBN 88-07-17107-4.

Premi e riconoscimenti

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  1. ^ (EN) Biografia, bibliografia e citazioni, su goodreads.com. URL consultato il 9 febbraio 2020.
  2. ^ (EN) Anna Funder: An Australian Perspective On German History, su theculturetrip.com, 28 ottobre 2016. URL consultato il 9 febbraio 2020.
  3. ^ (EN) Anna Funder, Stasiland now, su themonthly.com.au, dicembre 2019. URL consultato il 9 febbraio 2020.
  4. ^ (EN) Giles MacDonogh, Stasiland now, su theguardian.com, 7 giugno 2003. URL consultato il 9 febbraio 2020.
  5. ^ (EN) The Samuel Johnson Prize 2004, su thebailliegiffordprize.co.uk. URL consultato il 9 febbraio 2020.
  6. ^ (EN) Lucy Scholes, All That I Am, By Anna Funder, su independent.co.uk, 7 ottobre 2011. URL consultato il 9 febbraio 2020.
  7. ^ (EN) Daniel Nancarrow, Anna Funder's All That I Am wins Miles Franklin, su smh.com.au, 20 giugno 2012. URL consultato il 9 febbraio 2020.

Altri progetti

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