Figura importantissima del teatro italiano della prima metà del Novecento, non fu come tanti suoi colleghi del tempo figlio d'arte: era nato da un sarto, ma trovò il modo, essendo appassionato di teatro, di studiare recitazione con Domenico Bassi. Il suo esordio avvenne a soli 17 anni, nel 1900, con la qualifica di secondattore nella compagnia dei fratelli Marchetti. Assunto dalla compagnia di Ermete Novelli, con il quale restò dal 1901 al 1908, passò da generico, ad amoroso, a primattor giovane sino a divenire primattore. Passò poi con Virgilio Talli per un lungo periodo, dal 1909 al 1921 dove compose, assieme a Maria Melato e Alberto Giovannini, una triade famosissima. Poi formò compagnie teatrali proprie e ditte famose con alcune delle più note attrici fra le due guerre, come Maria Melato, Giannina Chiantoni, Tatiana Pavlova, Emma Gramatica, Paola Borboni, Kiki Palmer, Margherita Bagni, Olga Solbelli e Anna Magnani. Nel 1940 è accanto a Maria Letizia Celli e Angelo Calabrese, ma sin dallo scoppio del conflitto ed all'immediato dopoguerra riduce la sua presenza sul palcoscenico.
Si sposò il 20 febbraio 1912 con Elvira Sanipoli - che prese successivamente il nome di Elvira Betrone - e che gli sarà lungamente a fianco in svariate pellicole e sul palcoscenico. Era inoltre il padre di Cino Betrone, tenente degli alpini caduto sul fronte greco-albanese nel 1941 e alla cui memoria venne dedicato il film uscito postumo Quelli della montagna del quale Cino ebbe l'idea del soggetto e che Annibale interpretò.
Nel dopoguerra fu sporadicamente attivo, fatta eccezione per la radio.
Fu iniziato in massoneria nella loggiaDante Alighieri di Torino il 28 maggio 1917 e divenne Maestro il 3 gennaio 1919[1].