Anthony Waller (Beirut, 1959[1]) è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico britannico.
Nato a Beirut da genitori britannici e cresciuto in Inghilterra, diventa all'età di 19 anni il più giovane studente mai ammesso alla National Film and Television School.[1] Nel 1981 il regista John Schlesinger, insignito dello Shakespeare Prize dalla Fondazione Alfred Toepfer, lo sceglie come studente a cui devolvere la relativa borsa di studio,[2] grazie alla quale Waller frequenta l'ultimo anno di università alla Scuola di cinema di Monaco di Baviera, vincendo il primo premio a un festival internazionale delle scuole col proprio cortometraggio di laurea.[1]
Rimasto in Germania, lavora in televisione, dirigendo nel decennio seguente oltre 200 spot pubblicitari e montando trailer cinematografici.[1]
Esordisce nel lungometraggio col thriller Gli occhi del testimone (1995), co-produzione tedesco-anglo-russa girata a Mosca[3] e in parte auto-finanziata dallo stesso Waller a causa al disinteresse dei molteplici studios a cui aveva sottoposto la sceneggiatura.[1] Acquistato dalla Sony Pictures Classics in seguito alla sua anteprima al Sundance Film Festival, il film riceve plauso unanime da parte della critica e concorre a vari festival internazionali, tra cui la Settimana internazionale della critica di Cannes.[1][3][4][5]
Forte dell'attenzione ricevuta da Gli occhi del testimone, Waller fa seguire nel 1997 quello che è per lui un progetto di lunga data, Un lupo mannaro americano a Parigi, sequel del cult del 1981, che però si rivela un flop, arrivando a malapena a coprire i propri costi di produzione e venendo nettamente bocciato dalla critica nel confronto col predecessore.[1][4][6]
La carriera di Waller non si riprenderà mai da questo insuccesso:[4] il suo film successivo, il thriller con Bill Pullman The Guilty - Il colpevole (2000), esce direttamente in home video;[4] il film biografico su Jurij Gagarin che stava preparando, e a cui il governo russo aveva già garantito l'accesso a siti precedentemente inaccessibili come il cosmodromo di Bajkonur,[7][8] viene accantonato e vede la luce nel 2013 sotto forma della produzione locale Gagarin - Primo nello spazio, dove Weller risulta solo come produttore creativo e regista di seconda unità;[9] infine, l'horror Nine Miles Down, annunciato nel 2002 con protagonista Val Kilmer e un budget di 22 milioni di dollari,[10] esce direttamente in home video nel 2009 come film a basso costo e senza star di sorta nel cast.[4][11] Per oltre un decennio, l'ultima regia di Waller sarà un docudrama del 2010 sul singolaritanismo.[4] Torna dietro alla macchina da presa nel 2023 dirigendo l'horror Piper, con Elizabeth Hurley.[12]
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