Antonio Pizzinato | |
---|---|
Pizzinato a Caselle Landi il 6 aprile 2015 | |
Sottosegretario di Stato al Ministero del lavoro e della previdenza sociale | |
Durata mandato | 22 maggio 1996 – 20 ottobre 1998 |
Capo del governo | Romano Prodi |
Predecessore | Francesco Liso |
Successore | Claudio Caron |
Segretario generale della CGIL | |
Durata mandato | 11 marzo 1986 – 29 novembre 1988 |
Predecessore | Luciano Lama |
Successore | Bruno Trentin |
Senatore della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 9 maggio 1996 – 27 aprile 2006 |
Legislatura | XIII, XIV |
Gruppo parlamentare | DS-L'Ulivo |
Coalizione | L'Ulivo |
Circoscrizione | Lombardia |
Collegio | XIII: Milano-Sesto San Giovanni |
Sito istituzionale | |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 23 aprile 1992 – 14 aprile 1994 |
Legislatura | XI |
Gruppo parlamentare | PDS |
Circoscrizione | Milano |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Sinistra Italiana (dal 2017) In precedenza: PCI (1950-1991) PDS (1991-1998) DS (1998-2007) SD (2007-2010) SEL (2010-2016) |
Titolo di studio | Licenza elementare |
Professione | Sindacalista |
Antonio Pizzinato (Caneva, 8 ottobre 1932) è un sindacalista e politico italiano.
È stato segretario generale della CGIL dal 11 marzo 1986 al 29 novembre 1988, deputato alla Camera e senatore della Repubblica.
Nato l'8 ottobre 1932 a Fiaschetti di Caneva, comune della provincia di Pordenone (Friuli-Venezia Giulia), in una famiglia contadina, primogenito di sette figli, iniziò presto a lavorare come garzone e, ancora adolescente, nel 1947 si trasferisce a Milano, dove svolse il suo apprendistato presso le officine Fratelli Borletti[1]. Nello stesso anno s'iscrisse alla Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) e successivamente al Partito Comunista Italiano dal quale, alla fine degli anni cinquanta, fu inviato a frequentare corsi universitari di economia e sociologia a Mosca.
Tornato in Italia, nel 1964, andò a dirigere la sezione della Federazione Impiegati Operai Metallurgici (FIOM) della CGIL di Sesto San Giovanni[1] e, successivamente, della FIOM e della Camera del Lavoro di Milano [1]. La sua carriera all'interno del più grande sindacato italiano culminò nella nomina a segretario nazionale nel 1984 e a segretario generale, dopo la lunga segreteria di Luciano Lama, dal 1986 al 1988 [1], quando fu sostituito da Bruno Trentin[2]; nel 1991 uscì definitivamente dall'organizzazione sindacale.
Alle elezioni politiche del 1992 viene candidato alla Camera dei deputati, tra le liste del PDS nella circoscrizione Milano-Pavia, venendo eletto per la prima volta deputato. Nella XI legislatura della Repubblica è stato componente della 11ª Commissione Lavoro pubblico e privato e membro del consiglio direttivo del gruppo parlamentare del PDS alla Camera.[3]
Alle elezioni comunali in Lombardia del 1994 si candida al consiglio comunale di Sesto San Giovanni, tra le liste del PDS a sostegno del candidato sindaco appoggiato da Rifondazione Comunista Filippo Penati, venendo eletto consigliere comunale e ricoprendo l'incarico di capogruppo del PDS nella città.
Alle elezioni politiche del 1996 viene candidato al Senato della Repubblica[1], sempre con il PDS, dove fu confermato nelle successive elezioni del 2001.
Sottosegretario al Lavoro nel primo governo Prodi [1], nel 2005 è stato vicepresidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli infortuni sul lavoro [1]. Al IV Congresso dei Democratici di Sinistra ha aderito alla mozione Mussi, contraria all'ingresso nel Partito Democratico. Partecipa alla fondazione di SEL - Sinistra Ecologia Libertà - e al primo congresso è eletto alla presidenza del comitato nazionale di garanzia.
Attualmente è presidente regionale onorario dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI) della Lombardia.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 8945225 · ISNI (EN) 0000 0000 6161 3100 · SBN CFIV078099 · LCCN (EN) n88201809 |
---|