Arcadia myriadens | |
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Ricostruzione | |
Stato di conservazione | |
Fossile Periodo di fossilizzazione: Triassico | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Amphibia |
Ordine | † Temnospondyli |
Famiglia | † Rhytidosteidae |
Genere | † Arcadia |
Specie | † A. myriadens |
Nomenclatura binomiale | |
Arcadia myriadens (Warren and Black, 1985) |
Arcadia myriadens (Warren and Black, 1985) è un anfibio estinto, appartenente ai Temnospondyli. Visse nel Triassico inferiore (Induano, circa 251 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Australia.[1]
Questo animale non raggiungeva il metro di lunghezza, e possedeva un cranio lungo quasi 20 centimetri e largo 17 centimetri. Alcune caratteristiche uniche distinguevano Arcadia da altre forme simili: il cranio era leggermente più lungo che largo, la posizione degli occhi era anteriore, l'articolazione della mandibola era insolitamente complessa e la parte anteriore del palato possedeva piccoli processi diretti in avanti.
Arcadia myriadens è stato descritto per la prima volta nel 1985, sulla base di resti fossili ritrovati nella formazione Arcadia (Rewan Group) nei pressi di Duckworth Creek, nel Queensland (Australia). Arcadia è considerato un tipico rappresentante dei ritidosteidi, un gruppo di temnospondili tipici del Triassico inferiore, dal cranio triangolare. Si suppone che i suoi più stretti parenti fossero Derwentia e, in particolare, Rewana, sulla base di caratteristiche uniche della mandibola.