Gambero rosso | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Crustacea |
Classe | Malacostraca |
Sottoclasse | Eumalacostraca |
Superordine | Eucarida |
Ordine | Decapoda |
Sottordine | Dendrobranchiata |
Superfamiglia | Penaeoidea |
Famiglia | Aristeidae |
Genere | Aristaeomorpha |
Specie | A. foliacea |
Nomenclatura binomiale | |
Aristaeomorpha foliacea (Risso, 1827) | |
Sinonimi | |
Aristaeomorpha giglioliana |
Il gambero rosso (Aristaeomorpha foliacea, (Risso, 1827)) è un crostaceo decapode marino della famiglia Aristeidae[1].
È una specie tipica dei fondali fangosi[2], diffusa in tutti gli oceani[3]. È comune nel Mediterraneo, nel nord del Marocco, nel sud-est dell'Africa, nel golfo del Messico, in Australia e Nuova Zelanda. Si trova anche in Giappone e alle Canarie[1]. Vive tra 250 e 1300 m di profondità[2].
È un gambero di dimensioni medie, che può misurare fino a 22,5 cm[2]. I maschi sono più piccoli delle femmine e non raggiungono i 20; il loro rostro è più corto[4]. Il rostro, come in tutti i crostacei appartenenti al genere Aristaeomorpha, presenta più di 4 denti nella parte dorsale[5]: negli esemplari femminili il numero è di 5-6[4].
Il carapace è robusto e munito di spine, di un colore rosso scuro vellutato. Presenta cinque appendici natatorie con l'ultimo segmento addominale che termina con una coda a forma di ventaglio.
Ha una dieta composta principalmente da invertebrati marini, in particolare krill[6].
Si riproduce in estate.
Questa specie viene pescata frequentemente nel Mediterraneo, in particolare da pescherecci di Italia e Spagna[4] ma anche in Israele e Algeria; sui mercati ittici si trova sia congelata che fresca[7]. Viene catturato anche in Marocco e Nuova Zelanda[2].
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 52813 |
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