Arthropleuridea | |
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Illustrazione del fossile di Arthropleura | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Myriapoda |
Classe | Diplopoda |
Sottoclasse | † Arthropleuridea Waterlot, 1934 |
Ordini | |
Arthropleuridea è una sottoclasse estinta di artropodi miriapodi vissuti durante il Siluriano superiore-Pennsylvaniano, circa 423-299 milioni di anni fa, estinguendosi nel Permiano inferiore a causa dei cambiamenti climatici del loro ambiente. I membri di questa sottoclasse sono caratterizzati da diplosegementi ("doppi segmenti" fusi, come nei millepiedi moderni) lobi tergali paranotali separati dall'asse del corpo da una sutura e da placche sclerotizzate che sostengono le inserzioni delle gambe. Nonostante le loro caratteristiche uniche, la recente ricerca filogenetica suggerisce che Arthropleuridea sia incluso tra i millepiedi nella classe Diplopoda.[1][2] La sottoclasse contiene tre ordini riconosciuti, ciascuno contenente un singolo genere.[3]
Arthropleuridea è famosa soprattutto per il genere Arthropleura (ordine Arthropleurida). Tracce da Arthropleura larghe fino a 50 centimetri sono state trovate a Joggins, in Nuova Scozia.[4] Avendo raggiunto oltre 2 metri di lunghezza, gli artropleuridi sono tra i più grandi artropodi mai vissuti. La mancanza di grandi predatori vertebrati terrestri e l'atmosfera altamente ossigenazione dell'epoca sono tra i fattori che gli hanno permesso di raggiungere tali dimensioni.[5] Arthropleura si estinse quando il clima divenne più secco e le paludi del Carbonifero si prosciugarono.[2] Resti di Arthropleura sono stati ritrovati in siti risalenti al Carbonifero in Europa e in Nord America.
Eoarthropleura è stata trovata in siti risalenti al Siluriano superiore fino al Devoniano superiore in Europa e in Nord America.[6]
Microdecemplex, dell'ordine Microdecemplicida, era più piccolo rispetto agli altri artropleuridi, di soli pochi millimetri di lunghezza. Il genere è noto da siti risalenti al Devoniano medio-superiore negli Stati Uniti.[3]
Dopo diversi decenni di incertezza, Arthropleuridea fu collocata all'interno di Diplopoda, nel 2000.[7] Tuttavia, vi sono ancora controversie riguardo alle relazioni dei tre ordini con i gruppi viventi di millepiedi.[1][8] Alcuni autori collocano Arthropleuridea all'interno di Chilognatha, come sister group di tutti i millepiedi Chilognatha viventi (Pentazonia + Helminthomorpha).[7][9] Un'ipotesi alternativa spezza la sottoclasse: inserendo gli ordini Artropleurida ed Eoarthropleurida all'interno di Penicillata come taxon basali (come sister taxon dei Polyxenida viventi) e lasciando solo Microdecemplicida come sister group dei Chilognatha viventi.[10] In base a questa ipotesi, Artropleuridea sarebbe parafiletica.
Gli artropleuridi vivevano nelle umide paludi del Carbonifero all'epoca molto comuni. Non si conosce bene la loro dieta, ma considerando la loro parentela con i millepiedi di oggi ed il loro ambiente, è probabile che fossero erbivori o detritivori. Oltre alle loro dimensioni, le loro caratteristiche più distintive erano i loro arti con otto segmenti (ben 30 coppie) ed esoscheletri estremamente resistenti. Non ci sono prove di spiracoli, quindi per respirare questi animali avrebbero usato o polmoni o branchie.[2]
Si pensa che la maggior parte degli artropleuridi fosse terrestre, sebbene, senza alcuna struttura respiratoria conosciuta, la terrestrialità sia assunta solo per analogia con gli artropodi moderni.[11] Le prime forme, tuttavia, tra cui Eoarthropleura (ordine Eoarthropleurida), sembrano essere state acquatiche. Per questo motivo, alcuni mettono in dubbio l'inclusione di Arthropleuridea tra i millepiedi perché non sono noti miriapodi acquatici moderni.[2]