Gli Ascocerida Kuhn, 1949 sono un ordine di molluschi cefalopodi estinti, appartenenti alla sottoclasse Nautiloida, conosciuti dall'Ordoviciano Medio al Siluriano.
Sono forme molto variabili nel loro sviluppo ontogenetico. La crescita dell'individuo attraversa tre stadi:
Lo stadio giovanile è deciduo: la porzione cirtoconica della conchiglia viene troncata e persa progressivamente con il progredire dello stadio ascoceroide.
Nelle forme primitive (Ordoviciano Medio) prevale nettamente la parte cirtoconica della conchiglia; nelle forme avanzate(Ordoviciano Superiore-Siluriano) lo stadio ascoceroide è ben sviluppato.
La differenziazione marcata tra forme giovanili e forme adulte è generalmente interpretata come il passaggio da uno stile di vita necto-bentonico per le forme giovanili a nectonico-pelagico per gli adulti. La posizione dorsale delle camere nello stadio ascoceroide, al di sopra della massa viscerale dell'animale, presuppone un migliore equilibrio dell'organismo in acqua, con l'eliminazione della necessità di depositi endosifonali ed endocamerali, ed una migliore manovrabilità. La scarsa diffusione di queste forme, caratterizzate da un certo provincialismo, e il loro intervallo stratigrafico ridotto, sembrano però indicare uno scarso successo e una limitata capacità di dispersione marina.
Gli Ascocerida si originano probabilmente da forme cirtoconiche appartenenti all'ordine Orthocerida nell'Ordoviciano Inferiore. Il loro sviluppo avviene nell'Ordoviciano Medio-Superiore. Subiscono probabilmente la crisi biologica generalizzata alla fine dell'Ordoviciano Superiore e riprendono piuttosto lentamente (pochi e incerti ritrovamenti fossili nel Siluriano Inferiore). Sono di nuovo ben rappresentati nel Siluriano Medio-Superiore, ma alla fine del periodo si estinguono senza discendenti.