Ashton Gate Stadium

Ashton Gate
L'Ashton Gate vuoto in luglio 2010
Informazioni generali
StatoRegno Unito (bandiera) Regno Unito
   Inghilterra (bandiera) Inghilterra
UbicazioneAshton Road, Bristol, BS3 2EJ
Inizio lavori1887
Inaugurazione1887
Ristrutturazione1904, 1928, 1958, 1970, 1994, 2007, 2014-16
ProprietarioBristol Sport
Informazioni tecniche
Posti a sedere27 699
StrutturaPianta rettangolare
CoperturaTotale
Mat. del terrenoGrassMaster
Dim. del terreno105 × 68 m
Area dell’edificio28800 
Uso e beneficiari
CalcioBristol City
Bristol City femminile
Rugby a 15Bristol
Mappa di localizzazione
Map

Ashton Gate Stadium è un impianto sportivo polivalente di Bristol, nel Regno Unito. Inaugurato nel 1887 come terreno interno del Bedminster F.C., poi confluito nel Bristol City, fu largamente utilizzato come stadio di calcio, ma dal 2014 è anche la sede delle partite del Bristol, compagine rugbistica professionistica facente parte di Bristol Sport, società proprietaria dell'impianto cui fa capo anche il club calcistico.

Capace di circa 27000 posti, in passato aveva una capienza di oltre 40000, benché non tutti a sedere. Nel 1999 fu una delle sedi che ospitò incontri della Coppa del Mondo di rugby.

Lo stadio nacque nel 1887 e fu la casa del Bedminster Football Club[1], società calcistica che nel 1900 si fuse con il Bristol City: per 4 anni il nuovo club giocò in un altro stadio cittadino, il St John's Lane, per poi tornare in pianta stabile ad Ashton Gate nel 1904[1]: il primo incontro ufficiale del club in tale stadio fu una sconfitta 3-4 contro Bolton davanti a circa 14000 spettatori[2]. Una ristrutturazione intercorsa nel 1928 aumentò la capienza dell'impianto e, durante il quinto turno della FA Cup 1934-35 che vide il Bristol City opposto al Preston N.E., una cifra record di 43335 spettatori assisté al pareggio 0-0 delle due squadre[3].

Per tutto il ventesimo secolo lo stadio fu utilizzato quasi sempre per il calcio, a parte qualche rarissima puntata del rugby da parte della squadra cittadina; più recentemente, dal 2006 saltuariamente e, dal 2014, in pianta stabile, lo stadio ospita entrambe le formazioni sportive cittadine[4], che fanno capo al consorzio Bristol Sport, proprietario anche dello stadio.

In precedenza aveva ospitato un solo incontro internazionale, nel corso dell'Home Nations Championship 1908, tra Inghilterra e Galles con vittoria di quest'ultimo per 28-18[5]. In ambito calcistico invece ospita saltuariamente incontri dell'Inghilterra Under-23.

Il terreno di gioco di Ashton Gate impiega la soluzione di erba ibrida GrassMaster, della compagnia francese Tarkett (già Desso)[6].

In occasione della Champions Cup 2019-20, i cui tempi si dilatarono per via della pandemia di COVID-19 che sospese tutti gli eventi sportivi in Europa, Ashton Gate si vide assegnata la finale del torneo originariamente affidata al Vélodrome di Marsiglia; di scena furono gli inglesi dell'Exeter, che sconfissero i francesi del Racing 92 per la vittoria del loro primo titolo di campione europeo[7].

Incontri internazionali di rilievo

[modifica | modifica wikitesto]
Bristol
18 gennaio 1908
Home Nations Championship 1908
Inghilterra Inghilterra (bandiera)18 – 28
referto
Galles (bandiera) GallesAshton Gate (25000 spett.)
Arbitro: Scozia (bandiera) JT Tulloch

Bristol
3 ottobre 1999, ore 15 UTC+1
Coppa del Mondo 1999, girone B
Nuova Zelanda Nuova Zelanda (bandiera)45 – 9
referto
Tonga (bandiera) TongaAshton Gate (22 000 spett.)
Arbitro: Galles (bandiera) Derek Bevan

  1. ^ a b Smith:2005, p. 16.
  2. ^ Fells:2015, p. 160.
  3. ^ Fells:2015, p. 161.
  4. ^ (EN) Andy Robinson tells Bristol to expect a 'winning brand of rugby', in The Guardian, 18 febbraio 2013. URL consultato il 6 luglio 2020.
  5. ^ Davies:2015, p. 43.
  6. ^ (EN) Pitch renovation up and running, su bcfc.co.uk, Bristol City F.C., 2 giugno 2017. URL consultato il 6 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2020).
  7. ^ (EN) Mike Henson, Champions Cup: Exeter beat Racing 92 31-27 to lift first Champions Cup title, in BBC, 17 ottobre 2020. URL consultato il 17 dicembre 2020.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]