Associazione Orion OB1

Orion OB1
Associazione OB
Immagine mappata della costellazione di Orione, con in evidenza i sottogruppi dell'Associazione Orion OB1
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneOrione
Ascensione retta05h 30m :
Declinazione0° :
Distanza1400 a.l.
(429 pc)
Magnitudine apparente (V)-
Dimensione apparente (V)15°
Caratteristiche fisiche
TipoAssociazione OB
Età stimata2 - 12 milioni di anni
Mappa di localizzazione
Associazione Orion OB1
Categoria di associazioni stellari

L'Associazione Orion OB1 è una brillante associazione stellare che comprende quasi tutte le stelle blu visibili nella costellazione di Orione; contiene una vastissima nube molecolare gigante, nota come complesso nebuloso molecolare di Orione, e quattro sottocomplessi di stelle OB di differenti età, dalle più giovani fino a quelle formatesi circa 10 milioni di anni fa. Tecnicamente si tratta dunque di una associazione OB.

Le stelle di questa associazione compongono in generale il ricco sottofondo stellare ben visibile in Orione nei cieli più bui; se si eccettuano le tre stelle della Cintura di Orione, le componenti più brillanti sono di quarta magnitudine, mentre diverse decine sono di quinta e sesta grandezza. Un semplice binocolo è in grado di mostrare tutte le componenti azzurre, che si dispongono su tre fasce principali: la più settentrionale si osserva a nordovest della Cintura ed è formata da una concatenazione di stelle disposte principalmente in senso nordest-sudovest; la centrale coincide con i campi stellari attorno alla Cintura e nei suoi dintorni, specie verso ovest, e la terza si dispone lungo la Spada di Orione, di cui comprende tutte le componenti.

Il periodo migliore per l'osservazione dell'associazione coincide con quello per la costellazione di Orione: i mesi da novembre a inizio aprile sono particolarmente adatti grazie alla visibilità nel cielo serale; la sua dislocazione a cavallo dell'equatore celeste ne favorisce ulteriormente la visibilità, restando alla portata di tutte le regioni popolate della Terra.

La Cintura di Orione; i ricchi campi stellari di fondo costituiscono la parte centrale dell'associazione, il gruppo Orion OB1b.

Si tratta di una delle associazioni OB meglio conosciute e studiate della volta celeste, sia a causa della sua breve distanza, sia per la luminosità delle sue componenti, che appaiono per la maggior parte poco oscurate dalle polveri galattiche; lo studio delle varie fasi evoluzionistiche di quest'associazione ha permesso di comprendere meglio le dinamiche e la scala evolutiva dei gruppi stellari di recente formazione.

Orion OB1 è suddivisibile in base alla sua evoluzione e alla dislocazione delle sue componenti in quattro sottogruppi principali; il più antico è definito Orion OB1a: le stelle di questo sottogruppo sono dislocate a nordovest della Cintura di Orione e possiedono un'età compresa fra 8 e 12 milioni di anni. Il secondo gruppo per età è Orion OB1b, che corrisponde alle stelle di fondo della Cintura e possiede un'età compresa fra 1,7 e 8 milioni di anni, sebbene fra queste ricadano anche le tre stelle supergiganti che fanno parte della Cintura stessa, con un'età compresa attorno ai 5 milioni di anni. Orion OB1c coincide invece con le stelle visibili nella Spada di Orione e che si addensano attorno e davanti alla Nebulosa di Orione; a questo sottogruppo fanno parte pure due associazioni stellari poco concentrate, catalogate come NGC 1980 e NGC 1981, rispettivamente ai limiti meridionali e settentrionali dell'asterismo della Spada. La loro età è compresa fra i 2 e i 6 milioni di anni. Di questo sottogruppo non fanno parte le stelle più giovani direttamente avvolte nel sistema nebuloso di OMC-1, OMC-2 e OMC-3 e nella stessa Nebulosa di Orione, che invece compongono il sottoinsieme Orion OB1d.[1]

Un caso ambiguo è rappresentato del piccolo gruppo legato alla stella 25 Orionis: la sua posizione è in direzione del gruppo Orion OB1a, ma la sua velocità radiale è distinta rispetto alle stelle del resto del sottogruppo, essendo più bassa di circa 10 km/s-1; una teoria per spiegare questa differenza afferma che questa e le stelle ad essa legate si siano originate in una regione H II formatasi dall'espansione della bolla creata dalla nascita delle stelle di Orion OB1a e dunque con un'età compresa fra quella delle componenti di OB1a e OB1b.[2]

Tramite lo studio della parallasse, sono state determinate le distanze dei vari sottogruppi, scoprendo anche che quelli più vecchi sono anche più vicini al sistema solare di quelli più giovani; il gruppo OB1a è dunque anche il più vicino, con una distanza media stimata sui 350 pc (1140 al). OB1b e OB1c si troverebbero a distanza simili fra loro, stimate sui 400 pc (1300 al), mentre le giovani stelle di OB1d avrebbero una distanza paragonabile a quella della Nebulosa di Orione (420 pc, ossia 1370 al).[3]

Dal gruppo OB1c provengono anche le celebri stelle fuggitive AE Aurigae e μ Columbae, due astri che si muovono in direzioni opposte nello spazio;[4] Tramite i dati del satellite Hipparcos è emerso che circa 2,6 milioni di anni fa queste due stelle e la brillante binaria ι Orionis si trovavano nella stessa posizione nello spazio,[5] e su questa scoperta è stata formulata l'ipotesi secondo cui queste stelle subirono un'interazione a quattro corpi, in seguito alla quale due binarie dello stesso ammasso si scambiarono; il risultato fu che le due stelle più massicce subirono i reciproci influssi gravitazionali diventando un nuovo sistema binario, l'attuale ι Orionis, mentre le due stelle meno massicce furono sospinte via a grande velocità dall'intensa energia gravitazionale, allontanandosi dalla regione della loro formazione.[6]

  1. ^ Brown, A. G. A.; de Geus, E. J.; de Zeeuw, P. T., The Orion OB1 association. 1: Stellar content, in Astronomy and Astrophysics, vol. 289, n. 1, settembre 1994, pp. 101-120. URL consultato il 18 luglio 2009.
  2. ^ Briceño, César; Hartmann, Lee; Hernández, Jesús; Calvet, Nuria; Vivas, A. Katherina; Furesz, Gabor; Szentgyorgyi, Andrew, 25 Orionis: A Kinematically Distinct 10 Myr Old Group in Orion OB1a, in The Astrophysical Journal, vol. 661, n. 2, giugno 2007, pp. 1119-1128, DOI:10.1086/513087. URL consultato il 18 luglio 2009.
  3. ^ Bally, J., Overview of the Orion Complex, in Handbook of Star Forming Regions, Volume I: The Northern Sky ASP Monograph Publications, vol. 4, dicembre 2008, p. 1. URL consultato il 24 giugno 2009.
  4. ^ Blaauw, Adriaan, OB Associations and the Fossil Record of Star Formation, in The Physics of Star Formation and Early Stellar Evolution, NATO Advanced Science Institutes (ASI) Series C, vol. 342, Charles J. Lada and Nikolaos D. Kylafis, 27 maggio - 8 giugno 1991, p. 125. URL consultato il 18 luglio 2009.
  5. ^ Hoogerwerf, R.; de Bruijne, J. H. J.; de Zeeuw, P. T., On the origin of the O and B-type stars with high velocities. II. Runaway stars and pulsars ejected from the nearby young stellar groups, in Astronomy and Astrophysics, vol. 365, gennaio 2001, pp. 49-77, DOI:10.1051/0004-6361:20000014. URL consultato il 18 luglio 2009.
  6. ^ Gualandris, Alessia; Portegies Zwart, Simon; Eggleton, Peter P., N-body simulations of stars escaping from the Orion nebula, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 350, n. 2, maggio 2004, pp. 615-626, DOI:10.1111/j.1365-2966.2004.07673.x. URL consultato il 18 luglio 2009.

Voci correlate

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