In ambito sportivo ci si riferisce ai praticanti di uno sport con il termine generico atleta. Tale termine viene utilizzato, più specificamente, per indicare anche uno sportivo che pratica l'atletica leggera.
Gli atleti possono essere raggruppati a seconda della disciplina atletica in cui sono specializzati:
Velocisti[1] o sprinter[2], specializzati nelle gare di velocità. Si possono suddividere in base alla distanza che prediligono, i termini più diffusi sono:
Fin dall'antichità la figura dell'atleta è stata oggetto di rappresentazioni artistiche di ogni genere: basti pensare alla ceramica a figure nere dell'antica Grecia, che vedeva la raffigurazione, tra le altre cose, di atleti in gara (riconoscibili per il fatto che venivano rappresentati completamente nudi). Un altro esempio si trova nelle sculture greche e romane, come il celebre Discobolo di Mirone.
Due monumenti realizzati per i Giochi olimpici di Berlino 1936. Scatto del fotografo ceco Josef Jindřich Šechtl.
l'atleta tedesca Elfriede Kaun che a Berlino 1936 stabilì il record tedesco di salto in alto con l'asticella a 1,60 m.
Anche nella storia del cinema non legata alla propaganda politica si ritrovano esempi di film incentrati sulla figura dell'atleta: nel film muto Tuo per sempre (College) del settembre 1927, diretto da James W. Horne, l'attore Buster Keaton veste i panni di uno studente che cerca di conquistare la ragazza di cui è innamorato attraverso improbabili imprese sportive, tra cui diverse, imbarazzanti, prove di atletica leggera. In una scena del film, dopo i malevoli commenti di un compagno, la ragazza risponde: "I admire his spirit. At least, he's trying" ("Ammiro il suo spirito. Almeno lui ci sta provando").
Raffaello Ducceschi, ex marciatore olimpico, dopo il suo ritiro dalla carriera di atleta si è dedicato all'arte, producendo, tra le altre cose, dipinti raffiguranti le diverse specialità dell'atletica leggera.
Salto con l'asta, opera del 2010 di Raffaello Ducceschi.
Getto del peso, opera di Raffaello Ducceschi.
Staffetta 4×100 e 4×400 metri, opera di Raffaello Ducceschi.