Azerbaijan Tower | |
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Localizzazione | |
Stato | Azerbaigian |
Località | Baku |
Indirizzo | Isole Khazar |
Coordinate | 40°14′28.82″N 49°38′03.27″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In costruzione |
Stile | Neo-futurismo |
Altezza |
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Piani | 189 |
Ascensori | 69 |
Realizzazione | |
Costo | $ 3 miliardi |
Costruttore | Avesta Concern |
Proprietario | Azerbaigian |
L'Azerbaijan Tower (in azero: Azərbaycan Qülləsi, in italiano: Torre Azerbaigian) è un progetto di grattacielo di oltre mille metri di altezza alle isole Khazar, un arcipelago artificiale in costruzione nel Mar Caspio, a sud della penisola di Absheron, circa 23 km a sud-ovest di Baku, in Azerbaigian.
La sua considerevole altezza di 1050 m gli permetterebbe di diventare l'edificio più alto del mondo[1], superando il Burj Khalifa e la Jeddah Tower.
Il presidente Avesta Group of Companies, Ibrahim Ibrahimov, ha dichiarato che la Torre dell'Azerbaigian si innalzerebbe a circa 1.051 m (3.448 piedi) con 189 piani. [2][3][4]
La torre da $ 2 miliardi doveva essere il fulcro delle Isole Khazar, una città da $ 100 miliardi composta da 41 isole artificiali che si estenderanno per 3000 ettari sul Mar Caspio. [2][5][6] La città ha in programma di ospitare 1 milione di residenti, contenere 150 scuole, 50 ospedali e asili nido, numerosi parchi, centri commerciali, centri culturali, campus universitari e un circuito di Formula 1. [2][5] [7] La città sarà dotata di 150 ponti e un grande aeroporto municipale per collegare le isole alla terraferma. [2][5] [8]
Ibrahim ha detto ai giornalisti che gli investitori americani, turchi, arabi e cinesi hanno già mostrato il loro interesse per il progetto che sarà, nelle sue parole, come una "nuova Venezia". [9][10]
La costruzione della Torre dell'Azerbaigian era prevista per l'inizio nel 2015, cosi da essere completata entro il 2019. Successivamente, questo progetto di costruzione è stato annullato, anche in seguito alle diverse vicende legali di Ibrahimov nel 2015 [11]. L'intero progetto delle isole Khazar era inizialmente stato schedulato per essere completato tra il 2020 e il 2025. [12][13]