Azteca muelleri | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Tracheata |
Superclasse | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Endopterygota |
Superordine | Oligoneoptera |
Sezione | Hymenopteroidea |
Ordine | Hymenoptera |
Sottordine | Apocrita |
Sezione | Aculeata |
Superfamiglia | Vespoidea |
Famiglia | Formicidae |
Sottofamiglia | Dolichoderinae |
Genere | Azteca |
Specie | A. muelleri |
Nomenclatura binomiale | |
Azteca muelleri Emery, 1893 |
Azteca muelleri Emery, 1893 è una formica della sottofamiglia Dolichoderinae, endemica del Perù.[1]
A. muelleri contrae rapporti di simbiosi mutualistica con alcune piante mirmecofile del genere Cecropia (p.es. Cecropia pachystachya).[2]
La regina penetra, perforando lo sclerenchima esterno, nelle cavità cilindriche presenti negli internodi del fusto della pianta, vi depone le uova e fonda una colonia dando vita alla prima generazione di operaie. Queste ricavano il proprio nutrimento, e quello delle larve, raccogliendo attivamente dei corpuscoli glicolipidici (corpuscoli del Muller e pearl bodies), generati alla base delle foglie della pianta ospite.[3]
La colonia contribuisce allo sviluppo della pianta proteggendola dalle piante rampicanti e dagli insetti fitofagi.[4][5] In particolare risultano essere un efficace mezzo di difesa della pianta contro i coleotteri folivori della specie Coelomera ruficornis (Chrysomelidae), nei confronti dei quali hanno un comportamento estremamente aggressivo.[2]