Babesia canis | |
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Ciclo vitale | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Protista |
Sottoregno | Biciliata |
Superphylum | Alveolata |
Phylum | Myzozoa |
Subphylum | Apicomplexa |
Classe | Aconoidasida |
Ordine | Piroplasmida |
Famiglia | Babesiidae |
Genere | Babesia |
Specie | B. canis |
Nomenclatura binomiale | |
Babesia canis Piana & Galli-Valerio, 1895 |
Babesia canis Piana & Galli-Valerio, 1895 è un protozoo appartenente alla famiglia Babesiidae (classe Aconoidasida, ordine Piroplasmida).[1]
Babesia canis è un parassita che colpisce il cane, provocando la piroplasmosi o babesiosi. Essa è trasmessa al cane dalle zecche. I sintomi nel cane sono: febbre, sub-ittero, modesta anemia, alterazioni delle transaminasi (ALT, AST). Spesso, nei casi più gravi il sintomo più caratteristico è l'emoglobinuria che caratterizza l'urina dell'animale che appare scura. L'urina diventa scura ed assume un colore che inizialmente è ambrato scuro sino a prendere il colore nero del caffè in quei casi trascurati. L'emoglobinuria è provocata dalla progressiva lisi degli eritrociti che consente la fuoriuscita del pigmento emoglobinico dagli stessi. L'emoglobina viene poi filtrata dai reni e quindi passa nelle urine provocandone il caratteristico colore. L'animale in questi casi appare prostrato, inappetente e necessita di cure specifiche adeguate e tempestive.
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007546315805171 |
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