Balerna

Balerna
comune
Balerna – Stemma
Balerna – Veduta
Balerna – Veduta
Localizzazione
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
Cantone Ticino
DistrettoMendrisio
Amministrazione
SindacoLuca Pagani
Lingue ufficialiItaliano
Territorio
Coordinate45°50′46″N 9°00′14″E
Altitudine350 e 252 m s.l.m.
Superficie2,6 km²
Abitanti3 385 (2016)
Densità1 301,92 ab./km²
FrazioniBisio, Caslaccio, Mercole, Passeggiata, Pontegana, Montecarlo, Sant'Antonio
Comuni confinantiCastel San Pietro, Chiasso, Coldrerio, Morbio Inferiore, Novazzano
Altre informazioni
Cod. postale6828
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS5242
TargaTI
Nome abitantibalernitani
CircoloBalerna
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Balerna
Balerna
Balerna – Mappa
Balerna – Mappa
Sito istituzionale

Balerna è un comune svizzero di 3 385 abitanti del Canton Ticino, nel distretto di Mendrisio.

Geografia fisica

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Balerna è situato in collina in posizione soleggiata; la parte più pianeggiante è la porzione di Pian Faloppia. I corsi d'acqua che scorrono sul territorio sono il Breggia, il Faloppia e il Raggio.

Fu sede della pieve di Balerna dal IX al XVIII secolo[1][2].

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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La chiesa collegiata di San Vittore martire

Architetture civili

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Aree naturali

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Il parco delle gole della Breggia

Evoluzione demografica

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L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:

Abitanti censiti[5]

Lingue e dialetti

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Il dialetto balernitano è il momò, parlato dagli indigeni a livello popolare e familiare su tutta la zona del Mendrisiotto. Presenta pochissime differenze dal dialetto comasco; la principale differenza è la pronuncia delle "s" seguite da una consonante (p,c,g) la quale viene pronunciata [ʃ] o [ʒ] e quasi mai [s] come per il comasco[senza fonte].

  • Scuola dell'Infanzia[6]
  • Scuola Elementare[6]
  • Scuola Media[6]
  • Istituto Provvida Madre, una fondazione per minorenni e adulti disabili[7]
  • Smart Academy Balerna, una scuola di musica classica e moderna[8]

La zona di Pian Faloppia, contigua a quella di Chiasso, è oggetto di discussioni accese per la possibilità di far fiorire una zona industriale e commerciale. La principale azienda di Balerna è la Chicco d'oro[senza fonte], operante nel settore del caffè[1].

Infrastrutture e trasporti

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Il comune è servito dalla stazione di Balerna della ferrovia del Gottardo.

Amministrazione

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Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune[senza fonte].

  1. ^ a b c d e Stefania Bianchi, Balerna, in Dizionario storico della Svizzera, 8 settembre 2009. URL consultato il 9 novembre 2017.
  2. ^ Vaccaro, Chiesi, Panzera, 2003.
  3. ^ a b Chiese e cappelle, su Parrocchia Cattolica Balerna. URL consultato il 18 marzo 2020.
  4. ^ Thomas Bitterli, Pontegana, in Dizionario storico della Svizzera, 7 aprile 2011. URL consultato il 9 novembre 2017.
  5. ^ Dizionario storico della Svizzera, Ufficio cantonale di statistica di Bellinzona
  6. ^ a b c Istruzione e scuole - Comune di Balerna, su balerna.ch. URL consultato il 24 luglio 2020.
  7. ^ Fondazione Provvida Madre - Presentazione, su provvidamadre.ch. URL consultato il 24 luglio 2020.
  8. ^ (EN) Smart Academy, Scuola di Musica e Arte Ticino | SMaRT Academy Balerna, Scuola Musica Ticino, Scuola Arte Ticino, Studio registrazione Ticino, Corsi di musica Ticino, Corsi Fotografia, Corsi Fumetto e Animazione. Accademia di musica e arte, su smart-academy-ticino.ch. URL consultato il 24 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2020).
  • Johann Rudolf Rahn, I monumenti artistici del medio evo nel Cantone Ticino, traduzione di Eligio Pometta, Bellinzona, Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, 1894., 15-16, (Pontegana) 253.
  • Siro Borrani, Il Ticino Sacro. Memorie religiose della Svizzera Italiana raccolte dal sacerdote Siro Borrani prevosto di Losone, Tip. e Libreria Cattolica di Giovanni Grassi, Lugano 1896.
  • Giuseppe Martinola (a cura di), Invito al Mendrisiotto, Lions Club del Mendrisiotto, Bellinzona 1965, 34-37.
  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Arte e monumenti della Lombardia prealpina, Istituto grafico Casagrande, Bellinzona 1967, 20, 26, 36, 38, 40, 198-201, 221, 241, 279, 287, 378, 436, 514.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 350, 362, 365-369, 372, 380, 385.
  • Emilio Motta, Effemeridi ticinesi, ristampa Edizioni Metà Luna, Giubiasco 1991.
  • Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, Terre del Ticino. Diocesi di Lugano, Editrice La Scuola, Brescia 2003.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 44, 446, 456, 459, 469.
  • Nicoletta Ossanna Cavadini (a cura di), Il cimitero monumentale di Balerna, comune di Balerna, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2009.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN135710642 · LCCN (ENn99050747 · GND (DE4544391-9 · J9U (ENHE987007496513005171
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