Balerna è situato in collina in posizione soleggiata; la parte più pianeggiante è la porzione di Pian Faloppia. I corsi d'acqua che scorrono sul territorio sono il Breggia, il Faloppia e il Raggio.
Il dialetto balernitano è il momò, parlato dagli indigeni a livello popolare e familiare su tutta la zona del Mendrisiotto. Presenta pochissime differenze dal dialetto comasco; la principale differenza è la pronuncia delle "s" seguite da una consonante (p,c,g) la quale viene pronunciata [ʃ] o [ʒ] e quasi mai [s] come per il comasco[senza fonte].
La zona di Pian Faloppia, contigua a quella di Chiasso, è oggetto di discussioni accese per la possibilità di far fiorire una zona industriale e commerciale. La principale azienda di Balerna è la Chicco d'oro[senza fonte], operante nel settore del caffè[1].
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune[senza fonte].
Siro Borrani, Il Ticino Sacro. Memorie religiose della Svizzera Italiana raccolte dal sacerdote Siro Borrani prevosto di Losone, Tip. e Libreria Cattolica di Giovanni Grassi, Lugano 1896.
Giuseppe Martinola (a cura di), Invito al Mendrisiotto, Lions Club del Mendrisiotto, Bellinzona 1965, 34-37.
Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Arte e monumenti della Lombardia prealpina, Istituto grafico Casagrande, Bellinzona 1967, 20, 26, 36, 38, 40, 198-201, 221, 241, 279, 287, 378, 436, 514.
Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 350, 362, 365-369, 372, 380, 385.