Bedretto comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Svizzera |
Cantone | Ticino |
Distretto | Leventina |
Amministrazione | |
Lingue ufficiali | Italiano |
Territorio | |
Coordinate | 46°30′N 8°31′E |
Altitudine | 1 402 m s.l.m. |
Superficie | 75,2 km² |
Abitanti | 108 (2015) |
Densità | 1,44 ab./km² |
Frazioni | Ossasco, Ronco, Villa |
Comuni confinanti | Airolo, Cevio, Formazza (IT-VB), Lavizzara, Obergoms (VS), Realp (UR) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 6781 |
Prefisso | 091 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice OFS | 5063 |
Targa | TI |
Circolo | Airolo |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Bedretto (in dialetto ticinese Bidree o Büdree[1]) è un comune svizzero di 108 abitanti del Canton Ticino, nel distretto di Leventina, parte della Regione Tre Valli.
Bedretto è posto in Val Bedretto, parte occidentale della Val Leventina. I laghetti alpini del Corno[2] e di Cave delle Pigne[3] sono di proprietà del patriziato di Bedretto[senza fonte].
È il comune più occidentale del Canton Ticino e uno dei più settentrionali, al confine con il Piemonte, il Canton Uri (unico insieme ad Airolo) e il Canton Vallese (con quest'ultimo, è l'unico comune ticinese a confinarvi).
La vicinia della Val Bedretto risulta separata dalla comunità di Airolo prima del 1227[4]. La comunità della valle apparteneva alla rodaria di Intus Montem con Airolo, Quinto, la sua frazione di Ambrì e Prato Leventina; con queste comunità aveva il monopolio[senza fonte] dei trasporti attraverso i passi di San Giacomo e della Novena[4]. In questo ambito sono pervenuti un documento del 1407 dove si stipulano accordi con le vicinie di Prato Leventina, Faido, Chiggiogna e Giornico, per la gestione di alcuni alpeggi della valle, e una convenzione del 1451 stipulata con gli abitanti della Val Formazza[senza fonte].
Nel 1919, una valanga travolse alcuni ricoveri per animali delle località Bolla e Schiavò (situate di fronte all'abitato di Bedretto).[5]
Durante l'inverno 1950-51, la zona compresa tra il Riale di Villa e la località All'Acqua venne ripetutamente interessata da valanghe che misero fuori uso la linea elettrica che collega la Leventina a Mörel.[6] Lo scorrimento di tali valanghe fu facilitato dal fatto che nel settembre 1947 la zona detta Bosco era stata devastata da un incendio.[7] Nello stesso inverno, ulteriori distacchi di neve provocarono la distruzione di stalle nelle località Bolla,[5] Schiavò,[5] Sassello (a valle dell'alpe di Pesciora),[5] Solchi[5] e Soria (di fronte a Ossasco)[5].
L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[4]:
Abitanti censiti[8]
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune. La fondazione del comune patriziale risale al 1761[senza fonte].
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