Beit Nuba centro abitato | |
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يت نوبا | |
Mappa del 1940 di Beit Nuba. In primo piano, la topografia odierna | |
Localizzazione | |
Stato | Giordania[1] |
Governatorato | Annessione giordana della Cisgiordania |
Dipartimento | |
Amministrazione | |
Data di soppressione | 7 giugno 1967 (?) |
Territorio | |
Coordinate | 31°51′10″N 35°01′52″E |
Altitudine | 251 m s.l.m. |
Abitanti | 0 (espulsione degli abitanti per volontà delle autorità occupanti israeliane) |
Altre informazioni | |
Lingue | arabo |
Fuso orario | UTC+2 |
Cartografia | |
Beit Nuba (in arabo بيت نوبا?; in ebraico בית נובא?) era un insediamento arabo-palestinese storicamente identificato con la città biblica di Nob menzionata nel Libro di Samuele.[2] Tuttavia, tale ipotesi è stata scartata in tempi recenti.[3] Il villaggio è menzionato anche al di fuori di fonti bibliche, tra cui gli scritti di geografi romani del V secolo e di crociati del XII secolo. Durante le crociate in particolare, l'insediamento era altresì chiamato Betynoble.[4] I crociati identificarono Beit Nuba con la biblica Nob,[5] così come il viaggiatore ebreo del XII secolo Beniamino di Tudela.[6] Il villaggio servì come postazione avanzata per le truppe di Saladino per il loro spostamento verso Gerusalemme (distanti soli 20 km circa) nel settembre 1187 e, successivamente, per Riccardo I e le sue truppe che vi si accamparono nel 1191 e 1192.[4] Ne citano infine l'esistenza un geografo siriano del XIII secolo, uno storico arabo del XV secolo e dei viaggiatori europei del XIX secolo. La popolazione palestinese fu espulsa completamente dalle forze di difesa israeliane durante la guerra dei sei giorni del 1967. In seguito è stata rasa al suolo dagli ingegneri militari con esplosioni controllate e sulle sue fondamenta è nato l'insediamento israeliano di Mevo Horon nel 1970.[7]
Controllo di autorità | VIAF (EN) 145659855 · LCCN (EN) n2010048375 · J9U (EN, HE) 987007348939905171 |
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