Benefit album in studio | |
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Artista | Jethro Tull |
Pubblicazione | 20 aprile 1970 |
Durata | 54:49 |
Dischi | 1 |
Tracce | 10 |
Genere | Rock progressivo Progressive folk |
Etichetta | Chrysalis Island Records Reprise Records |
Produttore | Ian Anderson, Terry Ellis |
Registrazione | dicembre 1969 - gennaio 1970, Morgan Studio, Londra, Inghilterra |
Formati | LP |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Stati Uniti[1] (vendite: 500 000+) |
Jethro Tull - cronologia | |
Recensione | Giudizio |
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AllMusic | |
Rolling Stone | Non favorevole |
Progarchives | |
George Starostin | [2] |
Benefit è il terzo album in studio della band progressive rock inglese Jethro Tull, pubblicato nel 1970.[3]
Benefit è stato il primo vero successo di vendite del gruppo; pubblicato nel 1970, è caratterizzato da un sound più duro e cupo che sarà poi meglio sviluppato nel successivo Aqualung.
L'album è stato composto in un periodo di crescente popolarità per i Jethro Tull che realizzarono i loro primi tour negli Stati Uniti.
Fu ristampato nel 2001 con 4 bonus track.
Il 28 ottobre del 2013 è stata pubblicata la Collector's Edition dell'album. È stato riproposto con 2 CD, 1 DVD e, separatamente, il vinile, contenenti tutti i brani remixati da Steven Wilson e brani extra[4].
Il 5 novembre del 2021 è stata pubblicata The 50th Anniversary Enhanced Edition. L'album viene riproposto con 4 CD e 2 DVD contenenti tutti i brani remixati da Steven Wilson, brani extra e dal vivo[5].
Benefit si distacca ormai completamente dal blues degli inizi, ancor più di quanto non si noti in Stand Up. L'album, come il precedente, contiene dieci canzoni che alternano suoni rock e suoni acustici, caratteristica mantenuta in molti album successivi; questa dicotomia si ritrova anche all'interno dei singoli brani; ne è un esempio Son.
Il tema ricorrente è quello del rapporto fra Anderson e la sua prima moglie Jennie Frank (come si evince da With You There To Help Me, Alive And Well And Living In o To Cry You A Song) e il rapporto familiare in generale (Son). Nell'album è trattato anche il tema del sentimento di alienazione.
Tutte le canzoni sono state scritte da Ian Anderson.
Bonus track presenti nella versione del 2001:
Lato A
Lato B
La canzone che apre l'album è dedicata a Jennie Franks, al tempo segretaria dipendente della Chrysalis Records, che diverrà l'anno stesso la prima moglie di Anderson. Il testo riflette la fatica per il lungo tour e la voglia di tornare a casa.
La canzone è una metafora della società a cui non interessa ciò che gli individui pensano. Per questo, per poter apprezzare meglio le proprie idee, il narratore preferisce tenere per sé i propri pensieri, fingendo di non avere niente da dire.
Si tratta di una canzone d'amore, che può essere però vista da due diversi punti di vista. Il testo può infatti essere interpretato come una canzone d'amore rivolta a Jennie Franks (come With You There To Help Me) ma, al tempo stesso, può riguardare la madre di Anderson.
Il testo descrive la difficile relazione di Anderson con i genitori. In particolare il padre viene presentato come un uomo che dà solo ordini al figlio, il quale, in risposta, decide di lasciare la casa.
Si tratta di una delle prime canzoni retrospettive di Anderson: l'autore finge di avere 50 anni (all'epoca ne aveva 22) e ripercorre la sua vita passata, facendone un bilancio e considerando ciò che avrebbe potuto essere ma non è stato per diverse ragioni.
Viene menzionato il modulo lunare (LEM) e, nel titolo, Michael Collins, uno dei tre astronauti partecipanti alla missione Apollo 11 del luglio 1969. Il "Jeffrey" nominato nel titolo è lo stesso già presente in Song for Jeffrey e in Jeffrey Goes to Leicester Square: Jeffrey Hammond che l'anno successivo sostituirà Glenn Cornick al basso e rimarrà nella band fino al 1975.
La canzone presenta lo stesso tema di With You There To Help Me: Anderson si trova in un aereo di ritorno a casa mentre la moglie Jennie lo attende. Nel 1996 il cantante Glenn Hughes ne ha realizzato una cover.
Il pezzo segue la linea di With You There To Help Me, Alive And Well And Living In e To Cry You A Song. Ma, mentre nelle tre canzoni precedenti il tema trattato è la nostalgia di casa, Inside descrive il ritorno all'interno delle mura domestiche.
Il testo riflette la difficoltà di Anderson nel riuscire a trovare un proprio metodo per esprimersi musicalmente.
L'album si chiude con una canzone d'amore che presenta però anche critiche alla società del momento.