Bernardo Maria De Rubeis, noto anche come Bernardo de Rossi (Cividale del Friuli, 8 gennaio 1687[1] – Venezia, 25 gennaio 1775[1]), è stato un teologo, storico e domenicano italiano.
Nato come Giovanni Francesco, prese il nome di Bernardo Maria quando fece la sua professione religiosa tra i domenicani a Conegliano nel 1704. In seguito studiò a Firenze e Venezia. Ha insegnato a Venezia per quindici anni, ed è stato due volte vicario generale della sua provincia. Nel 1722 fu teologo alla ambasciata veneziana presso Luigi XV e rimase a Parigi per cinque mesi. Si dimise dalla sua cattedra nel 1730 e dedicò il resto della sua vita all'attività letteraria.
La sua santità e cultura gli hanno conquistato una vasta reputazione e la sua corrispondenza con i grandi uomini del suo tempo riempie nove volumi. Le sue opere, scritte in latino elegante, mostrano una vasta erudizione e una mente al tempo stesso critica e profonda. Tra i suoi scritti dogmatici bisogna menzionare "De Peccato Originali" (1757).
È famoso soprattutto per la sua nuova edizione delle opere di Tommaso d'Aquino con un commento (1745-60, 24 vol.). Fu anche autore di trentadue dissertazioni sulla vita e gli scritti di Tommaso d'Aquino, che sono stati collocati nel primo volume dell'edizione Leonina delle opere di San Tommaso.
De Rossi è anche uno scrittore di materie storiche, patristiche e liturgiche. Oltre alle sue numerose opere pubblicate, ha lasciato trenta volumi di manoscritti.
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