Biréli Lagrène | |
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Nazionalità | Francia |
Genere | Jazz manouche Jazz Hard bop Fusion |
Periodo di attività musicale | 1978 – in attività |
Strumento | Chitarra, basso elettrico |
Etichetta | Jazzpoint, Antilles, Blue Note, Capitol, Dreyfuss Jazz, Universal |
Album pubblicati | 22 |
Sito ufficiale | |
Biréli Lagrène (Saverne, 4 settembre 1966) è un chitarrista francese.
Nato in una comunità zingara insediatasi nella regione francese dell’Alsazia, è cresciuto nella tradizione della chitarra gitana grazie al padre Fisio, chitarrista popolare nella Francia prebellica, mostrando fin da bambino un talento prodigioso.[1]
Ha iniziato a suonare all'età di quattro o cinque anni, e a sette anni improvvisava jazz in uno stile simile a quello di Django Reinhardt.[2]
I primi anni della sua carriera sono stati accompagnati dal suo scopritore, il bassista slovacco Jan Jankeje, la cui etichetta discografica Jazzpoint Records ne ha pubblicato anche i primi dischi.[3]
Nel 1980, ancora adolescente, ha registrato il suo primo album, Routes to Django: Live at the "Krokodil".[4]
Negli anni successivi, si è esibito con Al Di Meola, Paco de Lucía, John McLaughlin, Benny Carter, Benny Goodman, Stéphane Grappelli, Larry Coryell, Vic Juris, Philip Catherine, Stanley Clarke, la Gil Evans Orchestra, Christian Escoudé, Charlie Haden e Stanley Jordan.[2][5]
A partire dall'album Stuttgart Aria, registrato nel 1986 con Jaco Pastorius, ha scelto di allontanarsi dall'impronta gypsy di Django Reinhardt per esplorare una musica più orientata alla fusion e al rock.[6]
Secondo la critica, tuttavia, durante questo periodo la sua musica risultava più originale, ma meno interessante, per cui in seguito ha scelto di tornare al jazz, interpretando versioni hard bop degli standard con accenni al manouche e alla fusion.[7]
La sua collaborazione con il chitarrista italiano Giuseppe Continenza, con il quale si è esibito in numerosi concerti e festival, fra i quali il Pescara Jazz e l'Eddie Lang Jazz Festival, ha avuto inizio nel 1998, quando i due si sono incontrati dietro le quinte di un festival e hanno iniziato a parlare dei reciproci interessi musicali.[8][9][10]
Nel 2018 ha pubblicato un libro sulla chitarra e sugli artisti gypsy jazz.[11]
Controllo di autorità | VIAF (EN) 85464796 · ISNI (EN) 0000 0001 1476 566X · Europeana agent/base/52003 · LCCN (EN) n85300297 · GND (DE) 134438272 · BNF (FR) cb138962673 (data) · J9U (EN, HE) 987007420501605171 |
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