Biscutella montanina | |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi |
(clade) | Eurosidi II |
Ordine | Brassicales |
Famiglia | Brassicaceae |
Genere | Biscutella |
Specie | B. laevigata |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Dilleniidae |
Ordine | Capparales |
Famiglia | Brassicaceae |
Genere | Biscutella |
Specie | B. laevigata |
Nomenclatura binomiale | |
Biscutella laevigata L. | |
Sinonimi | |
Biscutella laevigata subsp. angustifoglia | |
Nomi comuni | |
Biscutella comune |
La biscutella montanina (nome scientifico Biscutella laevigata L.) è una pianta erbacea perenne (non più alta di 50 cm), dai vistosi fiori gialli, appartenente alla famiglia delle Brassicaceae.[1]
Il Sistema Cronquist assegna la famiglia delle Brassicaceae all'ordine Capparales mentre la moderna classificazione APG la colloca nell'ordine delle Brassicales. Sempre in base alla classificazione APG sono cambiati anche i livelli superiori (vedi tabella a destra).
Nelle classificazioni più vecchie la famiglia del genere Biscutella era chiamata anche Crociferae e a volte Cruciferae.
Brassicaceae è una delle più grosse famiglia delle Angiosperme (assieme alle Asteraceae) diffusa principalmente nella fascia temperata e fredda.
Il genere Biscutella comprende oltre 40 specie di cui almeno 17 sono presenti sul territorio italiano.
A complicare la sistematica della nostra pianta è l'esistenza di popolazioni a diverso assetto cromosomico diploidi (2n = 18) o tetraploidi (2n = 36), diffuse soprattutto in buona parte dell'Europa e dell'area mediterranea.
Sottospecie:[1]
Il nome del genere (Biscutella) deriva dalla particolare forma del frutto a "doppio scudo" o "occhialini". È stato Linneo che per primo ha assegnato tale denominazione al genere.
Biscutella montanina appartiene alla forma biologica definita come emicriptofita rosulata (H ros) : si tratta di piante erbacee perenni che svernano per mezzo di gemme protette dalla rosetta basale di foglie appressata sul terreno (emicriptofite rosulate). Ma presenta anche caratteri tipici della forma biologica H scap (emicriptofita scapose). Radici
Radice secondaria da rizoma.
Fusto poco ramoso (normalmente ramificato solo in alto), legnoso alla base, tormentoso, eretto, poco foglioso, coperto da pochi peli setolosi (o quasi glabro). Dimensioni: 10 cm minimo e 50 cm massimo.
I fiori sono peduncolati fino a 1 cm (spesso ramificati) e formano dei racemi apicali lassi.
Il fiore è un tetramero (tipica struttura a croce dei fiori della famiglia delle Brassicaceae, ex Cruciferae), attinomorfo, dialipetalo ed ermafrodito.
Il frutto è simile ad un paio di occhiali: siliquetta piatta a doppio scudo (due carpelli discoidali, quasi rotondi) con stilo lungo 3 – 5 mm. Diametro delle logge discoidali: 3 – 7 mm. Le pareti esterne del frutto sono lisce o appena rugose.
Area di origine (tipo corologico) : Europa meridionale, zone montagnose (Orof. S. - Europ.). Frequente nelle Alpi e Appennini.
In Italia si trova nei prati sassosi, sui pascoli, nei ghiaioni (macereti); perlopiù su calcare. Assente nelle isole e zone costiere.
Altitudine: dal piano fino a 2700 m s.l.m..