Bortolo Mutti

Bortolo Mutti
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza182 cm
Calcio
RuoloAllenatore (ex centravanti)
Termine carriera1º luglio 1989 - giocatore
27 gennaio 2016 - allenatore
Carriera
Giovanili
Inter
Squadre di club1
1974-1975Massese25 (0)
1975Inter0 (0)
1975-1976Pescara33 (6)
1976-1977Catania33 (8)
1977-1980Brescia109 (28)
1980-1981Taranto32 (9)
1981-1984Atalanta99 (24)
1984-1987Mantova96 (28)
1987-1989Palazzolo28 (10)
Carriera da allenatore
1988-1991Palazzolo
1991-1993Leffe
1993-1995Verona
1995-1996Cosenza
1996-1997Piacenza
1997Napoli
1998-1999Atalanta
1999-2001Cosenza
2001-2002Palermo
2002Reggina
2003-2006Messina
2007-2008Modena
2008-2009Salernitana
2010Atalanta
2011Bari
2011-2012Palermo
2013-2014Padova
2015-2016Livorno
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Bortolo Mutti (Trescore Balneario, 11 agosto 1954) è un ex calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo centravanti.

Durante la carriera di calciatore era noto anche come Mutti II per distinguerlo dal fratello Tiziano, poi anche lui allenatore.

Mutti capitano dell'Atalanta nei primi anni '80

Cresciuto nell'Inter, gioca la prima stagione da professionista in prestito nella Massese[1] durante la stagione 1974-1975, collezionando 25 presenze nella stagione chiusa all'11º posto nel girone B della Serie C.

Tornato all'Inter, non riesce a debuttare in prima squadra e nell'ottobre 1975 viene così ceduto in Serie B in prestito al Pescara[2], dove gioca 33 partite segnando 6 gol, i primi in carriera. Nella stagione successiva (1976-1977) passa ancora in prestito al Catania[3], dove è ancora titolare e fra le cui file realizza 8 reti che non bastano alla sua squadra per ottenere la salvezza in Serie B, retrocedendo così in Serie C.

Nel 1977 viene ceduto a titolo definitivo al Brescia[4], dove gioca fino al 1980 ottenendo una promozione in Serie A nel 1979-1980 arrivando al terzo posto. Lascia la squadra dopo aver collezionato 109 presenze e 28 reti.

Nel 1980-1981 va al Taranto, dove ha segnato una doppietta al Milan fra le 7 reti realizzate in 32 apparizioni, che non sono sufficienti per permettere alla squadra il mantenimento della categoria, mentre nella stagione successiva passa all'Atalanta, squadra della sua città, portandola dalla Serie C1 alla Serie A in tre stagioni, dal campionato 1981-1982 (vinto) al campionato 1983-1984 (anche questo vinto).[5] In quest'arco di tempo gioca 99 partite di campionato in maglia nerazzurra, marcando 24 reti.

Tre stagioni è il massimo periodo che riesce a legarsi ad una società. Dal 1984 al 1987, infatti, gioca nel Mantova, segnando 28 reti in 96 partite. Dopo il sesto posto in Serie C2 del primo anno, nella stagione 1985-1986 giunge con la squadra al 2º nel girone B del campionato venendo così promosso in Serie C1, categoria nella quale la squadra rimarrà per una sola stagione vista l'immediata retrocessione.

Conclude la carriera al Palazzolo dal 1987 al 1989, dove svolge la mansione di allenatore-giocatore. In tutta la sua carriera è stato sempre un titolare.

Vive la prima esperienza esclusiva in panchina nella squadra con cui si è ritirato dall'attività agonistica, la Pro Palazzolo. Guida la squadra per tre stagioni, dal 1988 al 1991: nella prima stagione non riesce a salvare la squadra che retrocede dall'Interregionale in Promozione Lombarda; nel 1989-1990, dopo la fusione con la Grumellese, guida la squadra in Serie C2. Nel 1990-1991, infine, porta la squadra in Serie C1 dopo aver ottenuto il terzo posto nel girone B della Serie C2.

Nel 1991 viene ingaggiato dal Leffe, che porta subito dalla Serie C2 alla Serie C1 ottenendo il secondo posto in campionato. Il debutto come allenatore nel calcio professionistico arriva l'8 settembre 1991 in Leffe-Novara (1-3).[6] Nella seconda ed ultima stagione al Leffe porta la squadra al quarto posto della terza serie.

Dal 1993 al 1995 è alla guida dell'Hellas Verona, ottenendo il 12º ed il 10º posto in Serie B. Il 15 settembre diventa allenatore del Cosenza, sostituendo l'esonerato Silipo[7], dirigendolo dalla 4ª giornata di Serie B 1995-1996, ottenendo l'11º posto finale.

Nella stagione 1996-1997 vive con il Piacenza la sua prima esperienza in Serie A riuscendo ad ottenere la salvezza dopo uno spareggio contro il Cagliari.[8] L'anno successivo rimane nella massima serie sedendosi sulla panchina del Napoli, società che lo esonera dopo la quinta giornata dopo aver ottenuto una vittoria, un pareggio e tre sconfitte; è il primo di quattro allenatori durante la peggiore stagione partenopea, conclusa con la retrocessione.

In seguito diventa l'allenatore dell'Atalanta in Serie B (sesto posto) tornando in nerazzurro dopo l'esperienza da giocatore. Vive due stagioni in cadetteria di nuovo con il Cosenza: undicesimo nel 1999-2000 e ottavo posto nel 2000-2001, stagione in cui i rossoblu sono capolisti in classifica per tutto il girone d'andata[9] e sfiorano la promozione in Serie A.

Nel 2001-2002 diventa l'allenatore del Palermo sotto la presidenza di Franco Sensi, ottenendo il decimo posto in campionato. Debutta sulla panchina rosanero il 12 agosto 2001 nella vittoria casalinga per 3-0 sul Livorno nella prima giornata della prima fase di Coppa Italia. A fine stagione, liberato da Sensi, lascia la società palermitana.[10]

Il 19 giugno 2002 viene ingaggiato dalla Reggina[11] tornando così ad allenare in Serie A. L'8 novembre seguente viene esonerato insieme ai suoi collaboratori De Cicco e Piacentini.[12] Nella stagione seguente è sulla panchina del Messina, con cui si lega fino al 2007,[13] conquistando la promozione in Serie A dopo il terzo posto in campionato. Confermato alla guida dei peloritani, nella stagione 2004-2005 ottiene uno storico 7º posto in Serie A, mentre l'anno successivo viene esonerato dall'incarico il 26 marzo 2006,[14] dopo la 31ª giornata, con la squadra al terzultimo posto con 28 punti; viene sostituito da Gian Piero Ventura,[15] il quale non riesce ad evitare la retrocessione (poi annullata nell'estate seguente a seguito dello scandalo Calciopoli).

Il 13 febbraio 2007 viene ingaggiato dal Modena,[13] riuscendo a salvare la squadra dalla retrocessione e terminando la stagione al 15º posto nella Serie B. Il 20 aprile 2008, con la squadra ai limiti della zona retrocessione, viene sollevato dall'incarico e sostituito da Daniele Zoratto.[16]

L'8 dicembre 2008 subentra sulla panchina della Salernitana al posto dell'esonerato Fabrizio Castori.[17] Dopo cinque gare da tecnico granata, il 24 gennaio 2009, viene a sua volta sollevato dall'incarico in seguito alla sconfitta di Sassuolo (0-1) e sostituito dal suo predecessore.[18]

L'11 gennaio 2010 viene ufficializzato il suo ritorno sulla panchina dell'Atalanta,[19] in sostituzione del dimissionario Antonio Conte. La stagione si conclude con la retrocessione della squadra malgrado abbia fatto una media punti migliore dei suoi predecessori (21 punti in 19 partite), ed il 15 giugno 2010 gli subentra Stefano Colantuono.[20]

Il 10 febbraio 2011 viene ufficializzato l'ingaggio dal Bari, ultimo in classifica in Serie A, sostituendo l'esonerato Gian Piero Ventura (ai tempi del Messina fu quest'ultimo a sostituire Mutti); il contratto è valido fino alla fine della stagione,[21] con opzione per l'anno successivo legato ai risultati.[22] La squadra non riesce comunque a salvarsi e la matematica retrocessione in Serie B arriva il 23 aprile 2011 dopo la sconfitta per 0-1 con la Sampdoria. A fine stagione Mutti lascia il panchina dei galletti e il 15 giugno 2011 gli subentra Vincenzo Torrente.[23]

Il 19 dicembre seguente subentra a Devis Mangia sulla panchina del Palermo,[24] tornando nel capoluogo siciliano dieci anni dopo, stavolta sotto la presidenza di Maurizio Zamparini.[25] Con il sodalizio siciliano firma un contratto fino a fine stagione,[26] portando con sé il vice da tempo Mauro Di Cicco e i collaboratori Renato Scarpellino e Giambattista Piacentini. Il secondo debutto sulla panchina del Palermo arriva due giorni dopo, pareggiando per 2-2 in casa del Novara per il recupero della prima giornata di campionato rinviata dopo lo sciopero dei calciatori; queste sono state le prime reti in trasferta, alla nona partita fuori casa, del campionato del Palermo.[27] A fine stagione, malgrado la salvezza ottenuta e 23 punti ottenuti su 43 totali, il contratto con i siciliani non viene rinnovato e quindi Mutti lascia la squadra.

Coinvolto nell'inchiesta del calcioscommesse come allenatore del Bari, il 26 luglio 2012 viene deferito dal procuratore federale Stefano Palazzi per omessa denuncia.[28] Il 3 agosto successivo viene avanzata per lui la proposta di quattro mesi di squalifica,[29] poi patteggiati.[30]

Il 28 settembre 2013 subentra all'esonerato Dario Marcolin sulla panchina del Padova.[31] Il 2 febbraio 2014, a seguito della sconfitta per 4-1 contro il Carpi, viene sollevato dall'incarico, dopo aver collezionato un punto in cinque partite.[32]

Il 25 novembre 2015 subentra all'esonerato Christian Panucci sulla panchina del Livorno[33]. Due mesi dopo viene a sua volta sostituito dallo stesso Panucci, dopo aver ottenuto 3 punti in 9 partite di campionato[34].

Statistiche da allenatore

[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 25 gennaio 2016.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
1988-1989 Italia (bandiera) Palazzolo D 34 4 14 16 CI-D ? ? ? ? - - - - - - - - - - 34 4 14 16 11,76 18º (retr.)
1989-1990 C2 34 14 15 5 CI-C ? ? ? ? - - - - - - - - - - 34 14 15 5 41,18
1990-1991 C2 34 16 13 5 CI-C 6 1 4 1 - - - - - - - - - - 40 17 17 6 42,50 1° (prom.)
Totale Pro Palazzolo 102 34 42 26 6 1 4 1 - - - - - - - - 108 35 46 27 32,41
1991-1992 Italia (bandiera) Leffe C2 38 16 15 7 CI-C 4 1 1 2 - - - - - - - - - - 42 17 16 9 40,48 2° (prom.)
1992-1993 C1 32 12 12 8 CI-C 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 34 13 12 9 38,24
Totale Leffe 70 28 27 15 6 2 1 3 - - - - - - - - 76 30 28 18 39,47
1993-1994 Italia (bandiera) Verona B 38 11 15 12 CI 1 0 0 1 - - - - - - - - - - 39 11 15 13 28,21 12º
1994-1995 B 38 11 15 12 CI 1 0 0 1 - - - - - - - - - - 39 11 15 13 28,21 10º
Totale Verona 76 22 30 24 2 0 0 2 78 22 30 26 28,21
set. 1995-1996 Italia (bandiera) Cosenza B 35 10 15 10 - - - - - - - - - - - - - - - 35 10 15 10 28,57 Sub. 11°
1996-1997 Italia (bandiera) Piacenza A 34+1[35] 7+1 16 11 CI 1 0 1 0 - - - - - - - - - - 36 8 17 16 22,22 14º
ago.-ott. 1997 Italia (bandiera) Napoli A 5 1 1 3 CI 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 7 2 1 4 28,57 Eson.
1998-1999 Italia (bandiera) Atalanta B 38 14 19 5 CI 8 4 3 1 - - - - - - - - - - 46 18 22 6 39,13
1999-2000 Italia (bandiera) Cosenza B 38 11 15 12 CI 6 1 1 4 - - - - - - - - - - 44 12 16 16 27,27 12º
2000-2001 B 38 17 9 12 CI 5 2 2 1 - - - - - - - - - - 43 19 11 13 44,19
Totale Cosenza 111 38 39 34 11 3 3 5 - - - - - - - - 122 41 42 39 33,61
2001-2002 Italia (bandiera) Palermo B 38 12 12 14 CI 3 2 0 1 - - - - - - - - - - 41 14 12 15 34,15 10º
ago.-nov. 2002 Italia (bandiera) Reggina A 8 1 2 5 CI 5 3 1 1 - - - - - - - - - - 13 4 3 6 30,77 Eson.
ott. 2003-2004 Italia (bandiera) Messina B 39 21 12 6 CI 5 3 1 1 - - - - - - - - - - 44 24 13 7 54,55 Sub. 4° (prom.)
2004-2005 A 38 12 12 14 CI 5 3 1 1 - - - - - - - - - - 43 15 13 15 34,88
2005-mar. 2006 A 31 5 13 13 - - - - - - - - - - - - - - - 31 5 13 13 16,13 Eson.
Totale Messina 108 38 37 33 10 6 2 2 - - - - - - - - 118 44 39 35 37,29
feb.-mag. 2007 Italia (bandiera) Modena B 20 7 7 6 - - - - - - - - - - - - - - - 20 7 7 6 35,00 Sub. 16°
2007-apr. 2008 B 36 8 14 14 CI 1 0 0 1 - - - - - - - - - - 37 8 14 15 21,62 Eson.
Totale Modena 56 15 21 20 1 0 0 1 - - - - - - - - 57 15 21 21 26,32
dic. 2008-gen. 2009 Italia (bandiera) Salernitana B 5 1 1 3 - - - - - - - - - - - - - - - 5 1 1 3 20,00 Sub., eson.
gen.-mag. 2010 Italia (bandiera) Atalanta A 19 6 3 10 - - - - - - - - - - - - - - - 19 6 3 10 31,58 Sub.18º (retr.)
Totale Atalanta 57 20 22 15 8 4 3 1 - - - - - - - - 65 24 25 16 36,92
feb.-mag. 2011 Italia (bandiera) Bari A 14 2 4 8 - - - - - - - - - - - - - - - 14 2 4 8 14,29 Sub.20º (retr.)
dic. 2011-2012 Italia (bandiera) Palermo A 23 5 8 10 - - - - - - - - - - - - - - - 23 5 8 10 21,74 Sub.16º
Totale Palermo 61 17 20 24 3 2 0 1 - - - - - - - - 64 19 20 25 29,69
set. 2013-feb. 2014 Italia (bandiera) Padova B 16 4 5 7 - - - - - - - - - - - - - - - 16 4 5 7 25,00 Sub., eson.
ott. 2015-gen. 2016 Italia (bandiera) Livorno B 9 0 3 6 - - - - - - - - - - - - - - - 9 0 3 6 &&0,00 Sub., eson.
Totale carriera 732+1 228+1 270 234 55 22 15 18 - - - - - - - - 788 251 285 252 31,85

Competizioni nazionali

[modifica | modifica wikitesto]
Atalanta: 1981-1982 (girone A)
Atalanta: 1983-1984

Competizioni giovanili

[modifica | modifica wikitesto]
Inter: 1971
  1. ^ Acquisti e cessioni 1974-1975 Storiainter.com
  2. ^ Acquisti e cessioni 1975-1976 Storiainter.com
  3. ^ Acquisti e cessioni 1976-1977 Storiainter.com
  4. ^ Acquisti e cessioni 1977-1978 Storiainter.com
  5. ^ Elio Corbani; Pietro Serina, Cent'anni di Atalanta, vol. 2, SESAAB, 2007.
  6. ^ Una serata speciale Archiviato il 3 aprile 2016 in Internet Archive. Palermocalcio.it
  7. ^ MUTTI A COSENZA SORPRESA SPAL CACCIATO GUERINI - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 29 marzo 2019.
  8. ^ Stagione 1996-1997 Storiapiacenza1919.it
  9. ^ Cosenza-Salernitana: Zampagna-goal e l'urlo del San Vito al 91', su cosenza.iamcalcio.it. URL consultato il 23 aprile 2019.
  10. ^ Sensi vende al migliore offerente. Mutti va ad allenare la Reggina ricerca.repubblica.it
  11. ^ Reggina: oggi verrà presentato Mutti Tuttomercatoweb.com
  12. ^ Reggina: esonerato Mutti, si attende l'annuncio di De Canio Tuttomercatoweb.com
  13. ^ a b Ufficiale: Bortolo Mutti è il nuovo allenatore del Modena Tuttomercatoweb.com
  14. ^ Ufficiale: il Messina esonera Mutti Tuttomercatoweb.com
  15. ^ Ufficiale: Ventura nuovo allenatore del Messina Tuttomercatoweb.com
  16. ^ UFFICIALE: Modena, via Mutti. Torna Zoratto Tuttomercatoweb.com
  17. ^ Ufficiale: Salernitana, ecco Mutti Tuttomercatoweb.com
  18. ^ Ufficiale: clamoroso a Salerno, via Mutti e torna Castori Tuttomercatoweb.com
  19. ^ Lino Mutti allenatore dell'Atalanta Ecodibergamo.it
  20. ^ Via Giacobazzi e Osti, e in panchina torna Colantuono[collegamento interrotto] Bergamonews.it
  21. ^ Bari-Ventura: separazione consensuale Archiviato il 22 luglio 2011 in Internet Archive. Asbari.it
  22. ^ Esclusiva TMW - Mutti-Bari: i dettagli dell'accordo Tuttomercatoweb.com
  23. ^ Torrente: un anno di contratto Archiviato il 9 novembre 2013 in Internet Archive. Asbari.it
  24. ^ È Mutti il nuovo allenatore Archiviato il 4 settembre 2017 in Internet Archive. Palermocalcio.it
  25. ^ Giornale di Sicilia, 20 dicembre 2011.
  26. ^ Palermo, per Mutti contratto fino a fine stagione Tuttopalermo.net
  27. ^ Novara-Palermo 2-2 Archiviato il 3 gennaio 2012 in Internet Archive. Palermocalcio.it
  28. ^ SCOMMESSE: CONTE EVITA L'ILLECITO sportmediaset.mediaset.it, 26 luglio 2012
  29. ^ Scommesse, 2 anni a Masiello. Quattro mesi a Bortolo Mutti Ecodibergamo.it
  30. ^ "Tre anni e sei mesi a Bonucci", su sportmediaset.mediaset.it, 3 agosto 2012. URL consultato il 7 agosto 2012.
  31. ^ "Comunicato Ufficiale: sollevato dall'incarico Dario Marcolin, guida tecnica affidata a Bortolo Mutti", su padovacalcio.it, 28 agosto 2013. URL consultato il 28 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  32. ^ Interrotto il rapporto di collaborazione con mister Mutti, su padovacalcio.it, 2 febbraio 2014. URL consultato il 2 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2014).
  33. ^ Bortolo Mutti nuovo tecnico del Livorno Archiviato il 26 novembre 2015 in Internet Archive. Livornocalcio.it
  34. ^ Mister Panucci allenatore del Livorno Calcio Archiviato il 27 gennaio 2016 in Archive.is. Livornocalcio.it
  35. ^ Spareggio salvezza.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]