Bretto

Bretto
insediamento
(SL) Log pod Mangartom
Bretto – Veduta
Bretto – Veduta
Vista sul paese dalla zona settentrionale.
Sullo sfondo il monte Rombon.
Localizzazione
StatoSlovenia (bandiera) Slovenia
Regione statisticaGoriziano
ComunePlezzo
Territorio
Coordinate46°24′20.99″N 13°36′11.02″E
Altitudine644 m s.l.m.
Superficie40,6 km²
Abitanti137 (31-12-2010)
Densità3,37 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale5231
Prefisso(+386) 05
Fuso orarioUTC+1
TargaGO
Nome abitanti(SL) Ložani
Provincia storicaLitorale
Cartografia
Mappa di localizzazione: Slovenia
Bretto
Bretto

Bretto[1][2][3][4][5][6], in passato noto come Loga di Plezzo[7] (in sloveno Log pod Mangartom; in tedesco Breth, desueto;[8] in friulano Bret[9]) è una frazione di 137 abitanti del comune sloveno di Plezzo, situato nel bacino dell'Isonzo.

Posto sulla strada che da Plezzo (Bovec) porta a Tarvisio (Trbiž) passando per il valico del Predil (Prelaz Predel) che la separa dall'Italia. Bretto rientra nel parco nazionale del Tricorno (Triglavski Narodni Park), luogo caratteristico perché circondato da 15 vette montuose, che lo rendono ideale per l'alpinismo.[10].

Il paese è solitamente diviso in Bretto di Sotto (Spodnji Log) e Bretto di Sopra (Gornji Log). Oltre a questa divisione, abbiamo anche il borgo di Loška Koritnica e Možnica.[11]

La via principale del paese in prossimità della chiesa.

Bretto fu vicina alla linea del fronte durante la prima guerra mondiale.

Comune autonomo già in epoca asburgica, inizialmente non includeva il territorio dell'ex comune catastale di Oberbreth (Strmec), aggregato in un secondo momento.[8][11]

Dal 1920 al 1947 fece parte del Regno d'Italia, inquadrato nella provincia del Friuli. Il comune, chiamato Loga di Plezzo (Log, corrispondente all'attuale abitato di Gornji Log), comprendeva i vicini insediamenti di Predil (Predel), Bretto di Sopra (Oberbreth, Strmec) e Bretto di Sotto (Unterbreth, Spodnji Log).[7] Nel 1923 assunse il nome di Bretto,[12], nel 1927 venne compreso nella ricostituita provincia di Gorizia, mentre nel 1928 fu soppresso come comune autonomo e aggregato a Plezzo; passò poi alla RSF di Iugoslavia e quindi alla Repubblica Socialista di Slovenia e poi alla Repubblica di Slovenia nel 1991.

A Bretto di Mezzo c'è la Galleria di Bretto (Štoln) lunga 4,5 chilometri. È stata creata nel 1903 per scaricare l'acqua della miniera di Cave del Predil (Rabelj). All'interno, durante la Grande Guerra, hanno costruito anche una stazione ferroviaria elettrica, con la quale i minatori si spostavano per andare al lavoro. Fino all'entrata della Repubblica di Slovenia nella zona Schengen c'era il valico di confine e la cappella di Santa Barbara.

Geografia fisica

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Il fiume Coritenza (Koritnica) scorre attraverso la valle glaciale di Loška Koritnica, che ha scavato profondi avvallamenti tra Bretto di Sotto e Možnica. Sul fiume ci sono due piccole centrali idroelettriche: quella superiore del 1928, a cui è stato convogliato il ruscello del Mangart, e quella inferiore, vicino a Možnica, del 1911, costruita a causa della miniera di Cave del Predil.

Le case sono in stile alpino plezzese, sormontate da alti tetti. Molte di queste sono ora trasformate in case per le vacanze. Un tempo un insediamento importante per il traffico, che ha vissuto dalla manutenzione delle strade, dallo spazzare la neve e dalla miniera di piombo e zinco a Cave del Predil, si sta trasformando sempre più in una località turistica. Anche a Bretto è stata provata l'estrazione, ma non c'era abbastanza minerale. La gente del posto coltiva patate, fagioli, rape e carote, vicino alle case c'è un po' di frutta, e per il resto sono impegnati nell'allevamento di bestiame. Oggi i pascoli di Možnica e Koritnica sono abbandonati, pascolano invece ancora sul pascolo del Mangart. Il cibo principale del posto erano quindi la ricotta, il formaggio, la polenta di patate, la batuda, etc. I pendii circostanti sono ricoperti da una foresta di faggi, carpini e abeti rossi.

  1. ^ Cfr. il toponimo "Bretto" a p. 55 sull'Atlante geografico Treccani, vol I, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2008.
  2. ^ Touring Club Italiano, Nuovissimo atlante geografico mondiale, Touring Editore, Borgaro Torinese (TO) 2001, tav. 35.
  3. ^ Nuovissima carta regionale stradale 1:200000 Friuli Venezia Giulia, Strade Demetra, 2000.
  4. ^ Atlante stradale d'Italia, Touring Editore, 1998, tav. 13.
  5. ^ Nuovo atlante Treccani, vol. Cartografia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Milano 1995, tav. 13.
  6. ^ Atlas. L'atlante geografico de Agostini, Istituto geografico de Agostini, Novara 1993, p. 65.
  7. ^ a b Censimento della popolazione del Regno d'Italia (1 dicembre 1921) (PDF), 3 "Venezia Giulia", 1926, p. 18.
  8. ^ a b Allgemeines Verzeichnis der Ortsgemeinden und Ortschaften Österreichs nach den Ergebnissen der Volkszählung vom 31. Dezember 1910, Wien, 1915, p. 157.
  9. ^ (FUR) Grant Dizionari Bilengâl Talian Furlan, su arlef.it.
  10. ^ Bovec Municipality site Archiviato il 5 ottobre 2011 in Internet Archive.
  11. ^ a b Geoportale della Repubblica Slovena - archivio ZKN, su gis.gov.si. URL consultato il 28 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2022).
  12. ^ Regio decreto 29 marzo 1923, n. 800

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Bretto su Geopedia, su geopedia.si. URL consultato il 18 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2012).