Bruno Corbucci

Bruno Corbucci in una scena del film La casa stregata, 1982

Bruno Corbucci (Roma, 23 ottobre 1931Roma, 6 settembre 1996) è stato un regista e sceneggiatore italiano.

Bruno Corbucci, Jacqueline Sassard e Giovanni Grimaldi nel backstage dello show Rai Ventaglio (1960)

Fratello di Sergio Corbucci, iniziò come sceneggiatore di film, soprattutto comici, con Erminio Macario e poi con Totò, e questa sua vocazione lo seguirà lungo tutta la carriera. Il suo esordio da regista avvenne a metà anni sessanta, dirigendo Lando Buzzanca nel dittico James Tont operazione U.N.O. (1965) e James Tont operazione D.U.E. (1966), parodie del famoso agente 007, cui seguì il western all'italiana Spara, Gringo, spara (1968). La fama arrivò con la serie di film poliziotteschi del maresciallo Nico Giraldi, interpretati da Tomas Milian, iniziata nel 1976 con Squadra antiscippo e terminata nel 1984 con Delitto al Blue Gay.

Tra i suoi film più conosciuti vi sono quelli girati con Bud Spencer, quali Cane e gatto (1983), in coppia con Milian, Miami Supercops (I poliziotti dell'8ª strada) (1985), il penultimo interpretato da Spencer insieme all'abituale partner Terence Hill, e Superfantagenio (1986). In seguito si dedicò alla regia di serie televisive, tra cui le due stagioni di Classe di ferro (1989-1991) e Quelli della speciale (1993).

Corbucci apparve in diversi dei suoi film in piccoli ruoli: nel film Il trafficone (1974) interpreta la parte dell'onorevole Licanzi; in Delitto al ristorante cinese (1981) è un killer nel film proiettato al cinema dove si reca l'ispettore Giraldi; nel film La casa stregata (1982) compare nel ruolo del veterinario; in Delitto sull'autostrada (1982) interpreta un proprietario di auto distratto e in Cane e gatto (1983) il capo stazione.

Nella serie televisiva Classe di ferro (1989-1991) interpretava il generale Anselmi.

Apparve anche in Totò d'Arabia (1965) nella parte di uno spettatore alla corrida.

Malattia e morte

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Già durante le riprese di Superfantagenio, Bruno Corbucci era costretto a sottoporsi a dialisi a causa di una insufficienza renale cronica: ciò non gli impedì comunque di lavorare.[1]

Morì in una clinica romana il 6 settembre 1996, in seguito ad un arresto cardiaco. Il funerale si svolse tre giorni dopo, alla presenza di tanti colleghi, nella basilica di Santa Maria del Popolo in piazza del Popolo; è sepolto nella tomba di famiglia presso il cimitero del Verano a Roma.[2]

Sceneggiatore

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