Bulgari del Banato банатски българи | ||||
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Luogo d'origine | Banato | |||
Lingua | bulgaro | |||
Distribuzione | ||||
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I Bulgari del Banato (in lingua bulgara del Banato: palćene o banátsći balgare, in lingua bulgara: банатски българи, traslitterato in banatski bălgari) sono una distinta minoranza bulgara insediata, a partire dal XVIII secolo, nella regione del Banato, territorio appartenuto alla Monarchia asburgica e, dopo la prima guerra mondiale, spartita tra Romania, Serbia ed Ungheresi. Al contrario delle altre popolazioni bulgare che professano la religione ortodossa, i Bulgari del Banato appartengono tradizionalmente alla religione cattolica.
Fortemente acculturati alla cultura dell'Europa centrale, parlano una variante particolare della lingua bulgara.
A causa della frammentazione della popolazione in diversi stati e a seguito della migrazione verso i territori bulgari, risulta difficile stimare esattamente l'esatto numero di Bulgari del Banato. Il censimento rumeno del 1977 contava 9 267 Bulgari del Banato in territorio romeno, scesi a 6 486 nel 2002. Il censimento serbo del 2002 contava 1658 Bulgari in Voivodina.
I più importanti centri abitati che ospitano minoranze di bulgari del Banato sono Dudeștii Vechi e Vinga, entrambe in Romania, ma significative minoranze in territorio romeno si trovano anche a Denta, Dudeștii Vechi e Timișoara. Al di fuori della Romania, significative sono le minoranze in Serbia nei paesi di Ivanovo, Konak e Jaša Tomić.
A seguito della liberazione della Bulgaria, avvenuta nel 1878, molti Bulgari del Banato sono emigrati verso la Bulgaria in paesi quali Asenovo, Bardarski Geran, Dragomirovo, Gostilya, e Bregare dove i Bulgari del Banato convivono con altre minoranze storiche del Banato, come i tedeschi del Banato.
I bulgari del Banato parlano una particolare variante della lingua bulgara, sviluppatasi con peculiarità proprie a causa sia dell'isolamento della popolazione rispetto agli altri territori di lingua bulgara sia per la vicinanza ed i prestiti provenienti dalle lingue dei territori vicini. Si notano importanti influenze e prestiti dal tedesco, serbo-croato e romeno.
La lingua è scritta in alfabeto latino, al contrario del bulgaro che utilizza il cirillico.