Bunny chow | |
---|---|
Origini | |
Altri nomi | bunny |
Luogo d'origine | Sudafrica |
Diffusione | Sudafrica |
Dettagli | |
Categoria | piatto unico |
Ingredienti principali |
|
Il bunny chow o bunny[1] è un piatto sudafricano costituito da una pagnotta scavata e ripiena di carne speziata al curry.
In inglese sudafricano, la parola chow è un termine gergale che indica il cibo, mentre la parola bunny sarebbe, in questo caso, una deformazione dell'inglese Bania (baniano).
Benché si pensi che il bunny chow provenga da Durban, esistono diverse versioni che spiegano la sua origine. Secondo alcuni, il piatto sarebbe stato inventato nel bar-ristorante Kapitan's, situato all'angolo fra Victoria e Albert Street di Durban, e gestito da membri della comunità baniana.[2] Secondo altri, il bunny chow fu ideato dai caddie che, non potendo portare con sé oggetti affilati come i coltelli durante l'apartheid, erano obbligati a portare appresso un pranzo al sacco.[3][4] Un'altra interpretazione vuole che il piatto nacque per ovviare a un problema collettivo: dal momento che il tradizionale roti con i fagioli era scomodo da consumare come cibo da asporto, i lavoratori del Sudafrica decisero di preparare una più pratica pagnotta riempita di curry tappata alla sua estremità.[5]
Oltre a essere un piatto tradizionale di Durban, il bunny chow è oggi un noto piatto da fast food e street food sudafricano.[6] Ogni anno, durante il mese di settembre, si tiene, sulla riva sud del fiume Umgeni, il concorso culinario "Bunny Chow Barometer", durante il quale i partecipanti preparano quello che viene considerato il miglior bunny chow.[7]
Il tradizionale bunny chow è composto da una pagnotta cubica che viene riempita di curry di Durban a base di montone o agnello, maiale, fagioli e ingredienti a piacere.[3][8][9] Spesso sono accompagnati da salsa sambal, a base di carote grattugiate, peperoni e cipolle. Il bunny chow si mangia con le dita, e può essere condiviso fra i commensali. Un tempo, questo cibo da strada veniva servito avvolto nella carta di giornale.[10]