Bursaphelenchus xylophilus

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Bursaphelenchus xylophilus
Maschio di Bursaphelenchus xylophilus
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumNematoda
ClasseSecernentea
OrdineAphelenchida
SuperfamigliaAphelenchoidoidea
FamigliaParasitaphelenchidae
SottofamigliaBursaphelenchinae
GenereBursaphelenchus
SpecieB. xylophilus
Nomenclatura binomiale
Bursaphelenchus xylophilus
Nickle[1], 1981

Il Bursaphelenchus xylophilus è un nematode di interesse forestale che colonizza i canali resiniferi dei pini portandoli a morte.[2][3]

Viene trasmesso da coleotteri del genere Monochamus che si nutrono su alberi già infetti da B. xylophilus attirati dall'odore terpenoidico particolarmente gradevole. B. xylophilus penetra nella cavità orale e nelle trachee dei Monochamus venendo da questi trasportato nella cosiddetta "forma da viaggio".[4]

La trasmissione al successivo pino avviene quando Monochamus andrà a nutrirsi nella parte alta della pianta[4].

Pino austriaco infettato da Bursaphelenchus xylophilus

Distribuzione

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B. xylophilus è oggi temuto da tutta la selvicoltura mondiale avendo fatto già gravi danni in America e Giappone[5].

In Europa attualmente ne è segnalata la presenza in Spagna e Portogallo[5].

  1. ^ NJ. Fielding et HF. Evans, The pine wood nematode Bursaphelenchus xylophilus (Steiner and Buhrer) Nickle (=B. lignicolus Mamiya and Kiyohara): an assessment of the current position Archiviato il 9 ottobre 2007 in Internet Archive. ; Forestry 1996 69(1):35-46; doi:10.1093/forestry/69.1.35 ; 1996, Institute of Chartered Foresters
  2. ^ Bursaphelenchus xylophilus - Pine Wilt Nematode, su nematode.unl.edu, unl.edu. URL consultato il 27/10/2011.
  3. ^ Bursaphelenchus xylophilus, su nematode.unl.edu, unl.edu. URL consultato il 27/10/2011.
  4. ^ a b (EN) Diogo N. Proença, Gregor Grass e Paula V. Morais, Understanding pine wilt disease: roles of the pine endophytic bacteria and of the bacteria carried by the disease‐causing pinewood nematode, in MicrobiologyOpen, vol. 6, n. 2, 2017-04, DOI:10.1002/mbo3.415. URL consultato l'11 luglio 2024.
  5. ^ a b Bursaphelenchus xylophilus, su web.archive.org, 4 gennaio 2012. URL consultato l'11 luglio 2024 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2012).

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