Butigeidis | |
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Granduca di Lituania | |
In carica | 1285 – 1291 |
Incoronazione | 1285 |
Predecessore | Daumantas |
Successore | Butvydas |
Morte | 1291 circa |
Casa reale | Gediminidi |
Religione | paganesimo |
Butigeidis o Butegeidis (in bielorusso Будзікід?, trasl. Budzikid) (... – 1291 circa) fu granduca di Lituania dal 1285 al 1291.[1] È il primo membro conosciuto la cui esistenza è certa dei Gediminidi[1].
Butigeidis iniziò il suo dominio quando l'Ordine Livoniano e i Cavalieri Teutonici stavano portando alla sua conclusione la crociata livoniana combattute contro le tribù baltiche.[2] Nel 1289, alla guida di circa 8 000 soldati, il granduca Butigeidis attaccò la Sambia, in Prussia.[3] Nel 1289 i Cavalieri Teutonici eressero un castello a Tilsit e le loro incursioni si intensificarono. Nel tentativo di reagire a queste manovre, Butigeidis strinse contatti militari con gli abitanti della Samogizia e della Semigallia, ostili agli ordini religiosi cavallereschi.[1] Dopo feroci combattimenti, i lituani furono costretti ad abbandonare il castello di Kolainiai, situato sulla sponda settentrionale del fiume Nemunas.[1] Butigeidis fu il primo a costruire delle fortificazioni robuste lungo questo fiume, introducendo una tattica che sarebbe stata ripresa anche nei decenni a venire e che permise di resistere agli assalti ostili fino alla seconda metà del XIV secolo.[1][2]
Per poter compiere le sue campagne, Butigeidis cedette Vaŭkavysk al Principato di Galizia-Volinia in cambio della pace.[3] Egli morì attorno al 1291 e suo fratello Butvydas (talvolta riportato come Pukuveras) ereditò il ruolo di granduca della Lituania.[4]