Il butterbrot è uno spuntinotedesco. Sebbene il termine indichi più propriamente una fetta di paneimburrata, la parola butterbrot può anche riferirsi a una fetta di pane guarnita con burro e un ingrediente a scelta fra cui salumi, formaggi o composte.
In Germania, l'usanza di spalmare il burro su fette di pane nero risale alla fine del Medioevo.[1] Il folclorista Günter Wiegel riportò, nel suo Alltags- und Festspeisen in Mitteleuropa (Piatti quotidiani e festivi dell'Europa centrale) (2006), che Martin Lutero nel 1525 avesse definito il pane con il burro "l'alimentazione per i bambini buoni".[2] Altre fonti dichiarano invece che il predicatore avesse asserito che tale spuntino fosse per i per bambini "del popolo".[3] Secondo Anna Rose, proveniente da Soest (Vestfalia), l'usanza di mangiare pane e burro fosse tipica già alla fine del XVI secolo.[1]
Durante la metà del Seicento, pane e burro costituiva uno spuntino per i nobili allievi di Luneburgo.[1] Nel suo I dolori del giovane Werther (1774), Goethe descrive alcuni bambini che "si fanno dare lo zucchero e la sera dividono pane imburrato e latte acido" con il protagonista. Oggi, in Germania, viene usato l'idiomatedescofür ein Butterbrot (per un pezzo di pane imburrato), che indica qualcosa di misero o di scarso valore.[4]
La prima immagine immagine artistica di un butterbrot compare nel Banchetto nuziale (ca. 1568) del pittore Pieter Bruegel. Lo spuntino compare appoggiato sulle gambe di un bambino in primo piano.[8]
Lo spuntino compare in Kind mit Butterbrot und Hund (1891) di Lovis Corinth.[9]
(DE) Günter Wiegelmann, Alltags- und Festspeisen in Mitteleuropa: Innovationen, Strukturen und Regionen vom späten Mittelalter bis zum 20. Jahrhundert, Waxmann, 2006.
(DE) Sebastian Dickhaut, Wie koche ich …?, München, 2006, "Wie mache ich ein Butterbrot?".
(DE) Elke Kößling, Das Buch vom Butterbrot, Egmont, 2002.