Cacodile | |
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Nome IUPAC | |
tetrametildiarsenico | |
Nomi alternativi | |
liquido di Cadet alcarsina tetrametildiarsina diarsina tetrametile | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C4H12As2 |
Massa molecolare (u) | 209,98 |
Aspetto | liquido oleoso di odore pungente |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 207-440-4 |
PubChem | 79018 |
SMILES | C[As](C)[As](C)C |
Proprietà chimico-fisiche | |
Temperatura di fusione | -5 °C (268,15 K) |
Temperatura di ebollizione | 163 °C (436,15 K) |
Indicazioni di sicurezza | |
Punto di fiamma | composto piroforico |
Temperatura di autoignizione | autoignizione spontanea all'aria |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 331 - 301 - 410 |
Consigli P | ---[1] |
Il cacodile, (CH3)2As-As(CH3)2 è un liquido oleoso tossico con un odore che sa d'aglio. Subisce combustione spontanea all'aria secca. È un reagente utilizzato nella sintesi di erbicidi a base d'arsenico.
Il nome fu coniato originariamente da Jöns Jacob Berzelius per il radicale dimetilarsenil, (CH3)2As, dai termini greci kakodes (di cattivo odore) e hyle (sostanza).[2]
Fu studiato da Edward Frankland e da Robert Bunsen ed è considerato uno dei primi composti organometallici ad essere stati scoperti. Fu originariamente ottenuto da arsenico distillato con acetato di potassio.
Disse Bunsen:
«L'odore di questa sostanza provoca formicolio istantaneo alle mani e ai piedi ed anche capogiri e insensibilità… È da rimarcare che quando qualcuno è esposto all'odore di questi composti la lingua diventa ricoperta da un rivestimento nero, anche quando non si notano effetti nocivi evidenti.»
Lavorando sul cacodile Bunsen postulò l'esistenza dei radicali metilici.