Calcimicina

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Calcimicina
Nome IUPAC
acido 5-​(metilamino)-​2-​({(2R,​3R,​6S,​8S,​9R,​11R)-​3,​9,​11-​trimetil-​8-​[(1S)-​1-​metil-​2-​osso-​2-​(1H-​pirrol-​2-​il)​etil]-​1,​7-​diossaspiro[5.5]​undec-​2-​il}​metil)-​1,3-​benzosasazolo-​4-​ carbossilico
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC29H37N3O6S
Massa molecolare (u)523.62 g/mol
Numero CAS52665-69-7
Numero EINECS258-084-1
PubChem11957499
SMILES
CC1CCC2(C(CC(C(O2)C(C)C(=O)C3=CC=CN3)C)C)OC1CC4=NC5=C(O4)C=CC(=C5C(=O)O)NC
Proprietà chimico-fisiche
Solubilità in acquapraticamente insolubile in acqua.
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H302+312+332 - 315 - 319 - 335 - 413
Consigli P261 - 280 - 305+351+338 [1]

La calcimicina è un trasportatore ionico che forma complessi stabili con cationi divalenti, cioè ioni con carica +2. È anche conosciuta come "ionoforo del calcio", "A23187", "antibiotico A23187" e "ionoforo del calcio A23187". È prodotta dalla fermentazione di Streptomyces Chartreusensis.

A23187 ha proprietà antibiotiche contro Batteri Gram-positivi e funghi. Agisce come ionoforo per cationi divalenti, permettendo a tali ioni di attraversare la membrana cellulare, normalmente ad essi impermeabile.[2] La calcimicina è più selettiva nei confronti di Mn2+, qualcosa meno per il Ca2+ e il Mg2+, molto meno per lo Sr2+ e ulteriormente meno per il Ba2+.[3]

Caratteristiche chimico fisiche

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La sostanza secca risulta stabile fino a 4 anni. Le soluzioni di scorta sono stabili per due mesi a -20 °C. La calcimicina risulta solubile al 100% in DMSO, metanolo o cloroformio, ma è praticamente insolubile in acqua; tende a precipitare se conservata in soluzioni acquose. Le soluzioni di scorta sono preparate in concentrazioni da 15 mM a 100 mM e conservate a +4 °C. La concentrazione di lavoro dipende dal metodo di test, solitamente 2-2,5 mM. A23187 interferisce con la fluorescenza di Ca2+/quin 2 in concentrazioni superiori a 200 mM.

La calcimicina è usata in laboratorio per aumentare il livello di Ca2+ intracellulare in cellule intatte. È anche capace di disaggregare la fosforilazione ossidativa nel processo di sintesi dell'adenosin trifosfato usato per fornire energia alla cellula. Inoltre lo ionoforo inibisce l'attività dell'ATPasi mitocondriale. Può indurre apoptosi in alcune cellule (per esempio nelle linee cellulari del linfoma di topo, o S49, e cellule di Jurkat) e prevenirla in altre (cellule dipendenti da interleuchina 3 in cui è stato isolato il fattore IL3).[4] In alcuni studi essa è usata per indurre processi di stress ossidativi. Infatti la sua interazione con recettori sulle membrane cellulari e gli antagonisti del calcio porta alla locale variazione della concentrazione citosolica di calcio e garantisce un'attivazione di enzimi quali NADPH ossidasi e NO sintetasi costitutiva, responsabili per la generazione di specie reattive dell'ossigeno e di specie reattive dell'azoto.[5] La canadese Inex Pharmaceuticals Corporation riporta un'innovativa applicazione dell'A23187 usato come una molecola guida per indurre liposomi artificiali a caricarsi con farmaci anti-cancro quali il Topotecano.[6]

Disponibilità commerciale

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Commercialmente lo ionoforo calcimicina (A23187) è disponibile come acido libero, come sale di Ca2+, e l'analogo 4-brominato.[7]

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 2309.2013, riferita al sale misto di calcio e magnesio
  2. ^ A23187, su online-medical-dictionary.org, Medical Dictionary Online, 2006. URL consultato il 1º novembre 2006 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2006).
  3. ^ Bernard Abbott, D S Fukuda, D E Dorman, J L Occolowitz, M Debono, and L Farhner, Microbial transformation of A23187, a divalent cation ionophore antibiotic, in Antimicrobial Agents and Chemotherapy, vol. 16, n. 6, 1979, pp. 808–812.
  4. ^ A23187, su a23187.4mg.com. URL consultato il 1º novembre 2006.
  5. ^ Christian Amatore, Stéphane Arbault, Yong Chen, Cécile Crozatier e Issa Tapsoba, Electrochemical detection in a microfluidic device of oxidative stress generated by macrophage cells, in Lab Chip, vol. 7, 2007, pp. 233–238.
  6. ^ Liposomal Encapsulation of Topotecan Enhances Anticancer Efficacy in Murine and Human Xenograft Models
  7. ^ A23187 Archiviato il 26 giugno 2006 in Internet Archive. pagina prodotti della Fermentek

Voci correlate

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Altri progetti

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