Campanilleros è un cante affine al flamenco, aflamencado e non flamenco.[1] Caratterizzato da una strofa (copla) di sei versi, derivante da canzoni religiose andaluse intonate nei cori di Campanilleros al Rosario de la Aurora.
La descrizione aflamencada più antica dei campanilleros si trova nell'opera di Manuel Torre, sebbene la sua popolarità si deve a La Niña de La Puebla. Altri autori conosciuti sono Juan Varea, e El Agujeta. Oggigiorno pochi provano a cantarli, tra i quali José Mercé, José Menese, Rocío Jurado e Rosa López.