Il nome generico (campanula) deriva dalla forma a campana del fiore; in particolare il vocabolo deriva dal latino e significa: piccola campana.
Dalle documentazioni risulta che il primo ad usare il nome botanico di “Campanula” sia stato il naturalista belga Rembert Dodoens, vissuto fra il 1517 e il 1585. Tale nome comunque era in uso già da tempo, anche se modificato, in molte lingue europee. Infatti nel francese arcaico queste piante venivano chiamate “Campanelles” (oggi si dicono “Campanules” o “Clochettes”), mentre in tedesco vengono dette “Glockenblumen” e in inglese “Bell-flower” o “Blue-bell”. In italiano vengono chiamare “Campanelle”. Tutte forme queste che derivano ovviamente dalla lingua latina.[3] L'epiteto specifico (“scheuchzeri”) è stato dato in ricordo dei fratelli svizzeri, medici e naturalisti, Johann Jakob Scheuchzer (1672-1733) e Johannes Gaspar Scheuchzer (1684-1738).[4][5]
Il nome scientifico di questa specie è stato definito per la prima volta dal botanico francese Dominique Villars (1745 - 1814) nella pubblicazione "Prospectus de l'Histoire des Plantes de Dauphiné - 22. 1779" del 1779.[6]
Queste piante possono arrivare fino ad una altezza di 8 – 40 cm. La forma biologica è definita come emicriptofita scaposa (H scap), ossia in generale sono piante erbacee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Il portamento delle piante in genere è cespitoso; al loro interno è inoltre presente un succo lattiginoso (contengono infatti lattice lattescente e accumulano inulina).[7][8][9]
Foglie basali: le foglie basali sono cuoriformi e generalmente non sono presenti al momento della fioritura.
Foglie cauline: le foglie cauline sono filiformi o lineari, canalicolate e pubescenti; le foglie lungo il fusto sono disposte in modo alterno e sono cigliate alla base; inoltre le foglie più larghe si trovano a mezzo fusto. Dimensione delle foglie: larghezza 1 – 3 mm; lunghezza 20 – 70 mm.
I fiori sono tetra-ciclici, ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo (in questo caso il perianzio è ben distinto tra calice e corolla) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono gamopetali, ermafroditi e attinomorfi. Il fiore è pendulo (al momento della fioritura è eretto; il boccio prima ancora è però nuovamente pendulo). Dimensione del fiore: 15 – 30 mm.
Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente formula fiorale:
K (5), C (5), A (5), G (2-5), infero, capsula
Calice: il calice è diviso in 5 denti dalla forma di lacinie triangolari; queste sono erette o patenti. Dimensione dei denti: lunghezza 3 – 10 mm.
Corolla: la corolla è campanulata e gamopetala a 5 divisioni; il colore è azzurro - violetto (raramente bianco). Dimensione della corolla: lunghezza 16 – 25 mm.
Il frutto è una capsulatriloculare, fusiforme, deiscente contenente molti semi. Giunge a maturazione dopo la fioritura nei mesi di agosto – settembre ed è pendula come il fiore. La capsula è deiscente per valve basali. Dimensione della capsula: 6 –7 mm.
Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama - api e farfalle). In queste piante è presente un particolare meccanismo a "pistone": le antere formano un tubo nel quale viene rilasciato il polline raccolto successivamente dai peli dallo stilo che nel frattempo si accresce e porta il polline verso l'esterno.[9]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento, essendo molto minuti e leggeri – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione: in Italia è presente sulle Alpi, Prealpi e Appennini settentrionali; è considerata una pianta abbastanza comune. È comune anche nel resto dell'Europa.
Habitat: si trova nei pascoli alpini e nelle brughiere o cespugliete a rododendri (spesso è in associazione naturale con questi fiori), ma anche in mezzo alle rocce e luoghi sassosi. Il substrato preferito è calcareo ma anche siliceo con pH neutro, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido con presenza di humus in superficie.[11]
Distribuzione altitudinale: da 1200 a 2600 ms.l.m., raramente fino a 3200 ms.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: subalpino e alpino, e in parte quello montano.
La famiglia di appartenenza della Campanula scheuchzeri (Campanulaceae) è relativamente numerosa con 89 generi per oltre 2000 specie (sul territorio italiano si contano una dozzina di generi per un totale di circa 100 specie); comprende erbacee ma anche arbusti, distribuiti in tutto il mondo, ma soprattutto nelle zone temperate. Il genere di questa voce appartiene alla sottofamigliaCampanuloideae (una delle cinque sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Campanulaceae) comprendente circa 50 generi (Campanula è uno di questi). Il genere Campanula a sua volta comprende 449 specie (circa 50 nella flora italiana) a distribuzione soprattutto circumboreale, ossia hanno origine dai territori delle zone temperate dell'emisfero boreale (una ventina e forse più sono originarie dell'America del Nord). È comunque dalle regioni mediterranee che si pensa abbia avuto inizio la distribuzione, nel resto del mondo, di queste piante.[10][12][13]
Il Sistema Cronquist assegna al genereCampanula la famiglia delle Campanulaceae e l'ordine delle Campanulales mentre la moderna classificazione APG la colloca nell'ordine delle Asterales (stessa famiglia). Sempre in base alla classificazione APG sono cambiati anche i livelli superiori (vedi tabella in testa a questa voce).
Il numero cromosomico di C. scheuchzeri è: 2n = 68.[14]
Qualche autore considera la specie Campanula scheuchzeri come un adattamento della specie Campanula rotundifolia (Campanula soldanella) a particolari habitat (come quello alpino). In effetti la Campanula rotundifolia è una specie polimorfa e quindi si presenta con un alto numero di sottospecie e varietà, tuttavia la specie Campanula scheuchzeri ha delle precise caratteristiche che la distingue da quest'ultima: le foglie sono cigliate alla base, i boccioli sono penduli mentre i fiori sono eretti, la corolla è grande e colorata più intensamente (vedere inoltre il paragrafo “Specie simili”). La variabilità in Campanula scheuchzeri si manifesta nella forma e nelle dimensioni delle foglie (nelle Alpi Occidentali sono presenti soprattutto individui con foglie larghe); la pelosità più o meno abbondante (alcuni individui si presentano con un aspetto quasi cinereo); il portamento può essere gracile e floscio; le corolle possono essere più grandi e più chiare.[7]
Sul territorio italiano sono descritte due varietà[10] (non riconosciute però da altre checklist[2]):
Campanula scheuchzeri subsp. pollinensis (Podlech) Bernardo, Gargano & Peruzzi - Distribuzione: Italia del Sud
Campanula scheuchzeri subsp. pseudostenocodon (Lacaita) Bernardo, Gargano & Peruzzi - Distribuzione: Italia del Centro e del Sud
1996 Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole.
David Gledhill, The name of plants (PDF), Cambridge, Cambridge University Press, 2008. URL consultato il 28 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales. Pag 41, Berlin, Heidelberg, 2007.
Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.